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Il Giovane Montalbano, Alessio Vassallo ricorda l’incontro con Camilleri: “Una benedizione”

Pubblicato: 24/06/2020 19:27

Ogni lunedì sera è sempre boom di ascolti: parliamo de Il Giovane Montalbano, la fiction targata Rai 1 dall’incredibile successo. Oggi lo studio de La Vita in Diretta ospita Alessio Vassallo, uno dei protagonisti della serie tv nei panni di Domenico “Mimì” Augello, vice commissario di Montalbano.

Alessio Vassallo ricorda Andrea Camilleri

“Siamo sorpresi dell’affetto continuo delle persone”, racconta Alessio Vassallo, ancora incredulo quando incontra per strada fan di Montalbano in grado di citare a memoria le battute del suo personaggio. Secondo l’attore, il grande merito è dell’inconfondibile penna di Andrea Camilleri, scomparso lo scorso luglio. “Ho avuto l’opportunità di incontrarlo più volte”, ricorda Vassallo. “La prima, indimenticabile, è stato sul set, giravamo da poco e lui arrivò – racconta – e incontrarlo fu quasi uno shock. Camilleri chiese alla troupe di fargli vedere “una bella scena”. “Panico!”, scherza ora Alessio Vassallo.

L’incontro con Camilleri: “Una benedizione”

Il secondo incontro con il grande scrittore siciliano avvenne in Campidoglio e fu, per l’attore de Il Giovane Montalbano, un momento denso di emozione. “A quel tempo già non vedeva più bene – spiega Vassallo – così mi mise le mani sul volto e disse: “Mimì, stai diventando grande”. L’attore che ricopre il ruolo di Mimì definisce quel gesto “una sorta di benedizione”. “Andrea era un uomo di pensiero, ora siamo invasi da parole, dala politica ai talk show”, continua Alessio Vassallo, grato all’ideatore del Commissario Montalbano.

Il confronto tra il giovane Mimì e Cesare Bocci

Il confronto tra Il Giovane Montalbano e il più maturo commissario interpretato da Luca Zingaretti si è sempre fatto sentire. “La forza del Giovane Montalbano è restare molto aderenti al testo, senza emulare troppo il Montalbano classico”, racconta Alessio Vassallo. L’attore vive anche un secondo confronto più personale con Cesare Bocci, interprete del poliziotto Mimì al fianco di Zingaretti. Ed è proprio Cesare Bocci a mandare un videomessaggio al giovane Mimì durante La Vita in Diretta: “Sei simpatico, bravo e bello ma sono sempre io l’originale”, scherza l’attore. Alessio Vassallo riflette sulla differenza tra Mimì Augello, così passionale e con un debole per le donne, e il carattere suo e di Cesare Bocci. “Conoscendolo credo che né io né lui siamo due fimminari, dichiara Vassallo. “Ci giochiamo tutte le nostre carte su Augello”.

Gli esordi nel mondo della recitazione

Alessio Vassallo rivela poi quando sia nata in lui l’idea di provare a recitare: a 17 anni, in una camera d’ospedale. All’epoca un liceale un po’ introverso, Vassallo venne operato di appendicite e proprio in ospedale incontrò un insegnante di teatro, suo vicino di letto, che lo invitò a una lezione di recitazione. “Il teatro mi pareva una cosa pazza”, ammette ora l’attore, che però rimase stregato dal palcoscenisco. “Mi si aprì un mondo”, racconta. Dopo aver conseguito il diploma decise di trasferirsi a Roma per diventare attore e compiere il primo passo su quella strada che oggi lo ha portato nelle case di milioni di italiani con una fiction amatissima. Il mondo di Vigata è secondo lui “la Sicilia di persone che commettono errori apertamente, forse anche per questo il pubblico entra in empatia. Alessio Vassallo spiega con queste parole l’amore del pubblico per la serie tv: “Montalbano è un supereroe mancato”.