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È morto Andrea Camilleri: la penna di Sicilia ha smesso di scrivere

Pubblicato: 17/07/2019 09:03

Si è spenta l’anima, il cuore pulsante del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri. Con lui se ne va uno sceneggiatore ma soprattutto una penna inconfondibile che ha saputo segnare una pietra miliare nel panorama artistico italiano. Lo scrittore è morto oggi 17 luglio, alle ore 8.20, all’età di 93 anni dopo essere stato ricoverato per un arresto cardiaco all’ospedale Santo Spirito di Roma.

È morto Camilleri

All’Ospedale Santo Spirito è morto questa mattina Andrea Camilleri. Le sue condizioni erano sempre critiche fin dal ricovero. Sembra che in questi ultimi giorni le sue condizioni si siano aggravate compromettendo infine le sue funzioni vitali.

Da quello che si sa, per volontà del Maestro e della sua famiglia le esequie saranno private. Verrà reso noto dove poter portare un ultimo omaggio allo scrittore.

Segnò cinema, teatro e letteratura: addio Camilleri

Porto Empedocle gli diede i natali dal 1925, anno della sua nascita. Il cuore dello scrittore volò però presto a Roma ove si può dire abbia trascorso gran parte della sua vita, prima di approdare nel 1968 in Toscana. Il suo decesso oggi non può essere descritto come una perdita nel sol mondo dello spettacolo. La personalità di Camilleri, personalità inconfondibile, ha saputo segnare e trasformare l’arte. In ambito letterario la sua penna ha saputo distinguersi e acquisire successo in un periodo storico scarno di personalità. Il suo Montalbano, cartaceo e non solo, ha saputo riscuotere un successo al di sopra delle anche più benevoli aspettative e fissare nella storia quello che è destinato ad essere un mito intramontabile.

Dall’impegno nel PCI all’approdo in Rai

Tante le date che potremmo qui annoverare come momenti salienti del suo passato: dal 1944, anno in cui si iscrisse alla Facoltà di Lettere, al 1945, anno in cui si iscrisse formalmente al PCI. Merito suo l’approdo in Italia di Samuel Beckett, sebbene quest’ultimo sia solamente una tra le tante personalità artistiche internazionali frequentate da Camilleri. D’obbligo nominare infatti anche Pirandello, lo stesso Ungaretti curò curò una silloge di sue poesie. Gli anni ’60 portano per lui la sigla RAI ma ancor più produttivi risultano essere gli anni ’70, dedicati interamente alla scrittura.

È il 1994 quando per la prima volta Montalbano fa la sua apparizione nel suo primo romanzo poliziesco, La forma dell’acqua. Da qui, l’ascesa: il successo riscosso – non senza l’incombere di funeste critiche – è un dato incredibile. All’attività di scrittore di polizieschi, gravita attorno una penna dal tratto caratteristico e poliedrico. Il sorriso di Angelina, Il tailleur grigio, L’altro capo del filo – il suo 100esimo libro – sono solo alcuni dei più famosi libri di un autore particolarmente prolifero come è stato Camilleri. La sua attività letteraria non l’hai mai però isolato dal mondo: il suo impegno sociale e politico si è sempre mosso di pari passo alla sua attività.

*immagine in alto: Andrea Camilleri. Fonte/Flickr Associazione Amici di Piero Chiara

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2019 09:48