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Coronavirus Italia: 162 nuovi contagi, il 40% in Lombardia

Pubblicato: 15/07/2020 19:15

Numeri alla mano, è continuum di risalite e discese ma di certo c’è che l’Italia non può dirsi uscita dall’emergenza sanitaria legata alla proliferazione del Coronavirus. Tornano a risalire in data odierna i contagi: 162 i casi registrati in data odierna per un totale di 12.493 attualmente positivi.

Coronavirus, ultime dall’Italia: 13 morti, 162 nuovi contagi

Ancora tante le persone in Italia cui, nella diagnosi, è apparso il Coronavirus. Nelle 12.493 persone attualmente positive – dati che filtrano dall’ultimo bollettino della Protezione Civile diffuso dal Ministero della Salute – si rintracciano 11.639 persone in isolamento domiciliare; altre 57 positive e ricoverate in terapia intensiva e 797 positivi con sintomi ricoverati in ospedale. Leggero calo per quanto riguarda i decessi: 13 i casi registrati in data odierna rispetto ai 17 di ieri e in linea con i dati diffusi nella giornata di lunedì. Al momento in Italia in totale le vittime, dall’inizio dell’epidemia, sono state 34.997.

La situazione in Lombardia

243.506 i casi in tutto su territorio nazionale cui 196.016 guariti con l’incremento, in giornata odierna 15 luglio, di 575 casi. Per quanto riguarda strettamente la situazione della Lombardia, i casi registrati oggi sono 63 (il 40% dei nuovi casi di contagio totali nelle ultime 24 ore). Delle 57 persone sopracitate che si trovano ora ricoverate in terapia intensiva per il Coronavirus, 23 si trovano in Lombardia e 10 nel Lazio.

Normalità ancora lontanta: preoccupazioni per nuove ondate di contagi

Sembra ormai quasi praticamente certo però doversi aspettare una nuova seconda ondata di contagi da Coronavirus. A distanza di mesi dallo scoppio vero e proprio della pandemia, la popolazione mondiale ancora non ha saputo riconquistarsi la “normalità” spazzata via dal virus e dai lockdown, abitudini e circostanze che fatico a ritornare e per le quali, secondo l’OMS, bisognerà ancora aspettare. E sempre l’OMS, nella giornata di ieri, ha avanzato i propri dubbi sulla trasmissibilità del Coronavirus via aerea: “Una trasmissione via aerosol, in particolare in luoghi chiusi affollati e inadeguatamente ventilati dove molte persone passano molto tempo con altre, non può essere esclusa“.