A quasi 2 anni dal crollo del viadotto della Polcevera, meglio noto come Ponte Morandi, sono quasi conclusi i lavori di ricostruzione, tanto che il sindaco di Genova ha annunciato il nuovo nome del ponte e anche la data di inaugurazione. La città potrà così essere di nuovo unita, nel ricordo e onore delle 43 vittime che han perso la vita nel tragico crollo.
Il nuovo nome del Ponte Morandi
24 mesi esatti. Tanto ci è voluto per piangere i morti, sgomberare le macerie, costruire il nuovo ponte e infine inaugurarlo. 20mila tonnellate di acciaio che hanno ricollegato i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano, a Genova.
Del vecchio Ponte Morandi non resta più nulla, ora neppure il nome. Ad annunciarlo con un sintetico messaggio su Facebook il sindaco di Genova Marco Bucci.
“Il Ponte ‘Genova San Giorgio’ sarà inaugurato lunedì 3 agosto alle 18.30“, ha scritto, svelando al contempo il nuovo nome e anche la data di inaugurazione del nuovo Ponte di Genova. Il nome è molto legato alla storia della città: la croce rossa in campo bianco di San Giorgio è infatti il simbolo di Genova (ma non il patrono, che è San Giovanni Battista).

La battaglia legale con l’Aspi
È la seconda importante notizia concernente il Ponte di Genova e le conseguenze del suo drammatico crollo, nel giro di pochi giorni.
Oltre alla ricostruzione, infatti, da 2 anni è in corso una battaglia legale per chiarire le responsabilità penali della vicenda e dare giustizia ai familiari delle 43 vittime perite nel crollo.
Da quella tragedia, infatti, è stato immediatamente chiesto, tramite Decreto Genova, che fosse Aspi a pagare il nuovo ponte e risarcire i familiari e gli sfollati.
Una lotta arrivata a pochi giorni fa, quando è stato raggiunto un accordo che va a estromettere la famiglia Benetton dal controllo di Aspi, che sarà invece nelle mani di Cassa depositi e prestiti per il 51%.
24 mesi sono passati: il nuovo Ponte c’è, un primo senso di giustizia anche, per una tragedia che rimarrà sempre nella memoria di Genova e dell’Italia intera.