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Caserma degli orrori, la vita di lusso dell’appuntato Montella: auto e ville

Pubblicato: 24/07/2020 13:29

Alla caserma degli orrori, Giuseppe Montella era diventato in pochi anni una sorta di boss: ufficialmente semplice appuntato, nell’oscurità del mondo di violenza che aveva organizzato era colui che tirava i fili e comandava gli altri.

Le indagini hanno fatto emergere elementi agghiaccianti sul modo in cui era cambiata la vita dell’appuntato grazie ai guadagni illeciti, che in poco tempo gli avevano permesso di condurre un’esistenza ben al di sopra delle possibilità di un carabiniere semplice.

24 conti correnti, auto cambiate di continuo

In pochi anni aveva cambiato 11 auto, decisamente non delle utilitarie: 1 Porsche Cayenne, 2 Mercedes, 4 Bmw. Inoltre, si era acquistato 16 moto. Alla famiglia raccontava che gli amici avevano vinto al Superenalotto, e che andava tutto bene, ma intanto la sua vita aveva improvvisamente cambiato tenore: abitava in una villa da quasi 300mila euro ed aveva 23 conti correnti. Si sospetta che la moglie, oltre ad essere consapevole di come nascesse tutta questa ricchezza, contribuisse pure a crearla, tanto che è stato emanato un provvedimento di domiciliari nei suoi confronti.

Giuseppe Montella “non mostra paura di nulla”

Non solo Montella non nascondeva le sue incredibili entrate economiche, ma si sentiva sicuro di poter agire senza essere scoperto: “Non mi prenderanno mai”, diceva, forte del sentirsi tutelato dalla sua appartenenza all’Arma. Diverse fonti riportano parti del verbale dei magistrati, che lo descrivono come uomo che “non mostra paura di nulla ed è dotato di un carattere particolarmente incline a prendere parte ad azioni pericolose e violente”.

Di diverso parere è invece l’avvocato Daniele Mancini, che assiste Montella e fornisce una diversa versione del carattere del suo cliente: “È molto provato, non ha l’atteggiamento baldanzoso e da ‘spaccone’ che emerge dall’ordinanza del gip e dai racconti giornalistici“.