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5 parlamentari hanno preso il bonus da 600 euro dell’Inps. Zingaretti e Di Maio: “Vergogna”

Pubblicato: 09/08/2020 18:00

Una vergogna”, tuona Nicola Zingaretti, segretario Pd. “Chiedano scusa”, gli fa eco Luigi Di Maio. E son solo 2 dei tanti commenti al vetriolo che hanno raggiunto 5 parlamentari. A scatenare la loro ira uno scoop di Repubblica. A quanto pare, 5 deputati (e anche un “noto conduttore tv”) hanno richiesto e ottenuto dall’Inps il bonus da 600 euro durante la pandemia. Nessuna illegalità, ma lo scandalo ha fatto inalberare parecchie persone.

I “furbetti” del bonus

Nonostante percepiscano uno stipendio di oltre 12mila euro, 5 deputati della Repubblica italiana hanno deciso di approfittare del bonus del governo per arrotondare le proprie entrate. In piena emergenza coronavirus, il governo ha introdotto dei bonus per le partite Iva e i lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi economica dovuta alla pandemia. La Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps ha però scoperto che 5 parlamentari, pur non commettendo nessuna azione illegale, hanno approfittato del bonus. Per motivi di privacy, l’Inps non ha però rivelato i nomi dei “furbetti”.

Fico e Zingaretti: “Una vergogna”

Il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico ha tuttavia richiesto che vengano rese note le generalità di chi ha compiuto quest’azione, seppur non illecita, certamente discutibile. “È una vergogna”, ha scritto Fico su Facebook. “Chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre”. Sulla stessa linea il commento del segretario Pd Nicola Zingaretti, che twitta: Posso dire che è una vera vergogna?”

Nicola Zingaretti commenta su Twitter i “furbetti” del Parlamento

Di Maio: “Indecente, chiedano scusa e si dimettano”

Velenoso anche il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che si è espresso con un lungo post su Facebook. “5 poveri furbetti durante la pandemia hanno avuto il coraggio di avanzare richiesta allo Stato per avere il bonus di 600 euro riservato ai lavoratori autonomi e alle partite Iva in difficoltà. Evidentemente non gli bastavano i quasi 13mila euro netti di stipendio al mese, non gli bastavano tutti i benefit e privilegi di cui già godono. È vergognoso. È davvero indecente”, tuona senza peli sulla lingua l’ex capo politico dei 5 Stelle. Di Maio ha poi ricordato che “I nomi di queste 5 persone sono coperti dalla legge sulla privacy”, invitandoli ad uscire allo scoperto e a restituire il denaro, oltre a dimettersi e chiedere scusa agli italiani.

Salvini attacca il governo

Tanti esponenti politici, di ogni colore, hanno espresso pareri analoghi. Dal capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, al ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Anche Forza Italia, tramite il portavoce Giorgio Mulé, ha espresso “perplessità e sconcerto” su quanto accaduto. “Chi ha usufruito del bonus esca volontariamente allo scoperto”.

Matteo Salvini, riporta l’Adnkronos, ha invece utilizzato la vicenda per attaccare nuovamente il governo Conte: “Che un parlamentare chieda i 600 euro destinati alle Partite Iva in difficoltà è una vergogna. Che un decreto del governo lo permetta è una vergogna. Che l’Inps (che non ha ancora pagato la cassa integrazione a migliaia di lavoratori) abbia dato quei soldi è una vergogna. In qualunque Paese al mondo, tutti costoro si dimetterebbero“.

Carfagna: “Ai limiti dell’indecenza”

Durissima anche la reazione di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera. “L’Italia e gli italiani stanno vivendo una crisi economica gravissima, le aziende rischiano di chiudere, per salvare il Paese stiamo facendo debiti che pagheranno i nostri figli e i nostri nipoti e 5 deputati hanno avuto il coraggio di richiedere il bonus destinato alle partite Iva. Siamo davvero arrivati ai limiti dell’indecenza. Abbiano un sussulto di dignità, restituiscano quanto ricevuto e vengano allo scoperto consentendo così agli italiani di giudicarli per quello che sono. Oltre il caso specifico è ora ancora più evidente che questo sistema di bonus pensato dal governo è sbagliato perché permette di richiedere e ricevere un sussidio anche a chi non ne ha assolutamente necessità”.

Mara Carfagna su Twitter tuona contro i parlamenti che hanno preso il bonus