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Omicidio Vannini, emanata sentenza d’appello bis per la famiglia Ciontoli

Pubblicato: 30/09/2020 15:05

È stata emanata sentenza di condanna per la famiglia Ciontoli per l’omicidio di Marco Vannini: si tratta della seconda sentenza di appello, dopo la prima emanata lo scorso anno e che era stata annullata da un ricorso in Cassazione.

Condanne aumentate per tutti i familiari

Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni di carcere per omicidio volontario, mentre i figli Martina e Federico e la moglie Maria Pezzillo sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi di carcere. Si tratta di una sentenza assai più dura della precedente, che derubricava il reato da volontario a colposo per Ciontoli e manteneva immutate le pene per il resto dei famigliari.

Le dichiarazioni di Antonio Ciontoli in aula

Stamattina in aula aveva parlato Antonio Ciontoli: “Chiedo perdono per quello che ho commesso e anche per quello che non ho commesso. So di non essere la vittima ma il solo responsabile di questa tragedia”. Come sempre nella storia processuale, Antonio Ciontoli si è preso ogni responsabilità sull’accaduto dichiarando che i suoi famigliari non avrebbero colpe: “I miei familiari non meritano di essere giudicati e condannati per la mia colpa”.

La difesa della famiglia Ciontoli aveva puntato, negli scorsi giorni, a riconoscere la colposità del reato e non la volontarietà, attribuendo anche una responsabilità ai media per lo sviluppo processuale della vicenda: “Ogni cosa che potrebbe dire la difesa sarebbe vana. I media in questa vicenda hanno avuto un ruolo fondamentale per costruire un giudizio basato sull’emotività“.

Le parole di Marina Conte davanti al Tribunale

Marina Conte, la madre di Marco Vannini, stamattina aveva espresso cauto ottimismo nei confronti delle decisioni dei giudici, dichiarando di nutrire nuove speranze: “Io ho sempre detto che è stato un miracolo in quello che è successo in Cassazione e voglio credere che sia ancora così” ha detto davanti al Tribunale ai microfoni di Mattino Cinque, “La Cassazione ci ha ridato speranza, adesso aspettiamo giustizia per Marco”.