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Chico Forti, possibile svolta dopo 21 anni di carcere: “È innocente, liberatelo”

Pubblicato: 25/10/2020 10:49

Enrico Chico” Forti è innocente e deve essere liberato. Ne è fermamente convinto Bradley Pike, fratello di Dale, ucciso nel 1998. Dall’anno successivo, il nostro connazionale Chico Forti sta dietro le sbarre, accusato dell’omicidio in Florida. Ma si è sempre dichiarato innocente, ed ora pure il fratello della vittima lo sostiene. Se fosse davvero così, non sarebbe il primo incredibile caso di un innocente imprigionato per più di due decenni: in Italia è successo a Giuseppe Gulotta, negli Usa a Christopher Tapp. Durante la quarantena, Chico ne ha approfittato per ordinare tutto il materiale (lettere, foto, disegni, documenti vari) da lui raccolto in 21 anni di carcere. Insieme a Eleonora Lanzone, studentessa di giurisprudenza, è nato così un sito web per raccontare la storia di Forti.

La lettera inaspettata di Bradley Pike

Nel servizio delle Iene andato in onda il 22 ottobre, l’inviato Gaston Zama ritorna sul caso Chico Forti. A quanto pare, il fratello dell’uomo che, secondo la giustizia americana, Forti avrebbe ucciso nel 98, sostiene invece la sua innocenza. Bradley Pike avrebbe scritto una lettera, nella quale dice chiaro e tondo che Chico Forti deve essere liberato in quanto innocente. La iena è riuscita a mettersi in contatto telefonico con Forti, detenuto in Florida. Al telefono, ha espresso questo desiderio. “Il mio sogno sarebbe che Luigi Di Maio affrontasse, con questa lettera in mano, il governatore della Florida“. Le trattative diplomatiche vanno avanti, come affermato dal ministro in più occasioni. Gaston Zama, si vede nel servizio, ha poi telefonato anche a Bradley Pike, che ha confermato quanto scritto. “Spero di portare un po’ di pace a Enrico e ai suoi figli. Il vero assassino è ancora libero“, dichiara Pike.

La richiesta della grazia per Chico Forti

Numerosi programmi televisivi italiani, ma anche alcuni americani, hanno dedicato dei servizi alla spinosa vicenda di Chico Forti. Alcune bugie dell’imputato, ma anche depistaggi ed errori, prove perse e alterate, hanno reso il caso Pike-Forti un mistero irrisolto da due decenni. Chi ha ucciso Dale Pike su quella spiaggia di Miami, ancora non si sa. Ma nel 2000, il velista e produttore televisivo Chico Forti venne condannato all’ergastolo in Florida. L’Italia ha più volte tentato di dialogare con gli americani, ma senza successo. Lo scorso anno, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro annunciò l’intenzione dell’Italia di chiedere la grazia per il nostro connazionale. Ma ancora oggi, dopo 21 anni, Chico Forti è dietro le sbarre. La fantomatica lettera di Bradley Pike sarà l’elemento decisivo per chiudere il caso e riportare in Italia il nostro connazionale? Non si sa.