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Luca Sacchi, svelati i messaggi prima e dopo la notte dell’omicidio

Pubblicato: 17/11/2020 20:39

Prosegue il processo per la morte di Luca Sacchi, il giovane ucciso la notte del 23 ottobre 2019 a Roma, in zona Colli Albani. Una vicenda che è partita come un apparente rapina e che poi si è svelata come una compravendita di droga finita male, con la quale però finora Sacchi non avrebbe avuto niente a che fare. Dai messaggi però sembra emergere una verità diversa. Ad essere sicuramente coinvolti erano invece la fidanzata Anastasiya Kylemnyk e l’amico Giovanni Princi. Dopo le novità dei giorni scorsi su come sia morto davvero Luca Sacchi, nel corso dell’udienza di oggi sono stati letti alcuni messaggi scambiati tra i due.

Luca Sacchi sapeva dello scambio di droga? I messaggi

Già negli scorsi mesi, erano iniziati ad emergere dubbi che forse Luca Sacchi sapesse di quella compravendita di droga e del ruolo della fidanzata. Nel processo in corso in questi giorni, questa ipotesi sembra concretizzarsi, specie dai messaggi che Giovanni Princi ha mandato a Luca Sacchi. L’amico, già condannato con rito abbreviato, il 18 ottobre gli ha scritto: “Oh, per Furi [Furio Camillo ndr] so’ salite verso la metro tipo due volanti incazzate sderapando“. Il messaggio viene riportato dal Corriere della Sera e sottolinea i dubbi degli inquirenti sul ruolo di Sacchi.

Oltre ai messaggi con Anastasiya (“Attieniti al piano”) e a questo di Princi, sul telefono di Sacchi è stato trovato uno screenshot col percorso per arrivare al punto di incontro con i due pusher, Del Grosso e Valerio Rispoli, quest’ultimo indagato come possibile intermediario.

I messaggi tra Giovanni Princi e Anastasiya

L’amico di Luca Sacchi, finora l’unico del gruppo legato alla morte del giovane ad essere stato condannato a 4 anni di carcere, è al centro anche di altri messaggi emersi durante l’udienza alla Corte d’Assise di Roma.

Proprio Giovanni Princi ha scritto ad Anastasiya il giorno dopo la morte di Luca Sacchi. In aula, il maresciallo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri William Massari ha letto il contenuto del messaggio: “Come stai tesoro? Sono tanto in pensiero per te“, queste le parole riportate da numerose agenzie.

Analizzato il cellulare di Anastasiya

Non è l’unico messaggio emerso dall’analisi del cellulare di Anastasiya, che in questo processo è sia parte lesa nell’aggressione che è costata la vita a Luca Sacchi, sia imputata per violazione delle leggi sulla droga. Al messaggio di Princi, la giovane baby sitter non ha risposto, ma lo ha fatto per rispondere alla fidanzata del giovane condannato in primo grado, Clementina.

Questa, ha scritto ad Anastasiya perchè le rispondesse su Signal, un’applicazione che consente maggior anonimato. Anastasiya le risponde però di averla cancellata, come è emerso anche dall’analisi del telefono.

Luca Sacchi, cosa scrisse ad Anastasiya

La stessa analisi del Nucleo Investigativo ha scavato ancora più indietro, facendo emergere altri messaggi, questa volta risalenti a settembre e scambiati tra Luca Sacchi e Anastasiya. Dalle indagini era già emerso che tra i due, in passato, ci fossero stati problemi e questi messaggi sembrano certificarlo. “Penso che io e te non siamo come loro [Princi e Clementina ndr]. Loro sono come dire più randagi rispetto a noi. Loro non hanno la nostra situazione” scriveva Luca parlando della possibilità che i 4 andassero a vivere insieme. “Lui è uno spacciatore di discreto livello – l’altra parte del testo riportata da Adnkronos e la polizia è il problema minore. Per lui noi siamo super puliti. E non capisco perché tu vuoi andarci a vivere. Tipo due mesi fa eri diversa, mi pari matta“.

A questo messaggio, la giovane aveva risposto così: “Lu’ non è che ero diversa, è che se tu mi avessi detto di andare a vivere insieme io e te ci andavamo già due anni fa per me. Da sola dovrei fare la prostituta per mantenermi“.

Omicidio Luca Sacchi: sono 5 gli imputati a processo

Le udienze in corso riguardando le accuse a 5 persone. Oltre a Giovanni Princi, come detto già condannato, alla sbarra al momento sono chiamati Paolo Pirino e Valerio del Grosso, i due che hanno attaccato e ucciso Luca Sacchi quella sera. Lo hanno fatto con la pistola datagli da Marcello De Propris, imputato nel processo assieme al padre Armando, per il possesso dell’arma.

Con loro, anche Anastasiya, la giovane che in poche ore è passata da vittima a “ragazza della droga”, tanto controversa da essere appunto allo stesso tempo parte lesa e imputata nel processo.

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2020 12:20