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Natale, le regole nel nuovo Dpcm: coprifuoco, stretta su cenone e ristoranti

Pubblicato: 28/11/2020 11:32

È in arrivo il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 4 dicembre. Il fulcro saranno le regole per il Natale, che quest’anno sarà molto contenuto a causa della pandemia di coronavirus. Lo stesso presidente del Consiglio Conte aveva preannunciato che non si sarebbe abbassata la guardia, perché il rischio è di ritrovarsi una terza ondata violenta a inizio gennaio. Mentre i consumi languono anche a causa della Tredicesima più leggera che milioni di italiani troveranno in busta paga, il Cts converge su alcune regole che renderanno le festività più parche ma più sicure.

Cts: no abbracci, cenone massimo 6 persone

Il Comitato tecnico scientifico ha dato indicazioni al governo per un Natale blindato all’insegna della sicurezza. La pandemia di coronavirus colpisce duramente l’Italia e non c’è spazio per cedimenti che metterebbero a rischio il contenimento della pandemia. È Il Messaggero a darne nota, riportando come il Cts abbia dato regole che rispondono al “consueto principio di massima precauzione“. Deve “prevalere la consapevolezza della precarietà della situazione“, dichiarano gli esperti.

Poco “spazio alle deroghe rispetto alle misure attuali perché se si inizia a fare eccezioni diventa il caos“. Quindi le regole varranno ovunque e per tutti, anche perché ci si aspetta un Natale con tutte le Regioni gialle.

Massimo 6 persone per il cenone natalizio, non si contano i bambini, e solo tra parenti stretti. I presenti dovranno essere tracciati, in particolare se hanno avuto contatti precedentemente con con potenziali positivi è preferibile il tampone. Niente baci e abbracci, niente Messa di Natale, nonostante la discussione dei giorni precedenti sull’ipotesi di anticipare le celebrazioni religiose.

Coprifuoco più largo

Probabilmente ci sarà un piccolo allentamento sul coprifuoco, che potrebbe partire dalle 22.30 o dalle 23, anche se “nulla è deciso“, fino alle 6. Si studia addirittura una revoca per i giorni festivi, ma l’ipotesi sembra remota. Probabilmente l’unica eccezione riguarderà i negozi, che potranno prolungare le aperture così da evitare assembramenti per lo shopping natalizio. Niente aperture per quanto riguarda bar e ristoranti, che dovranno chiudere alle 18 e probabilmente abbassare le serrande a Natale e Santo Stefano.

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Spostamenti tra Regioni vietati

Gli esperti del Cts annunciano una “riflessione piuttosto rigida” per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni, salvo particolari eccezioni. Probabilmente solo i residenti potranno far ritorno alla Regione di appartenenza, o cittadini per questioni di salute, troppi i rischi di far viaggiare il contagio.