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Caso Genovese, l’ex fidanzata sulla presunta vittima: “Era consenziente al sesso”

Pubblicato: 19/01/2021 18:07

Lo scorso 21 dicembre Sarah Borruso, l’ex fidanzata di Alberto Genovese, ha parlato del suo rapporto con l’imprenditore nel corso di un interrogatorio, chiesto dalla difesa. Su di lei pendono le accuse di concorso in violenza e di cessione di droga e molte ragazze hanno denunciato la sua presenza, al fianco di Genovese, in occasione dei (presunti) stupri. Borruso ha spiegato cosa l’ha spinta ad assecondare l’ex e si è difesa dalle accuse.

Complice di Genovese durante gli stupri

Dopo il racconto di Alberto Genovese, in merito alla dichiarazione della prima ragazza ad averlo denunciato per stupro, anche Sarah Borruso ha condiviso la sua testimonianza. La giovane 25enne risultava essere fidanzata con l’imprenditore, al momento del suo arresto, ma la loro relazione non sarebbe in realtà mai stata stabile.

Il suo presunto coinvolgimento nelle attività illecite condotte da Genovese era già emerso qualche settimana fa. Molte ragazze che avevano dichiarato di aver subito molestie dall’imprenditore, infatti, avevano ricordato la presenza di Sarah nella camera da letto. “Ho chiesto alla sua fidanzata di aiutarmi, di dirgli di smetterla, ma lei assisteva, aveva raccontato una giovane, nel corso della trasmissione Ore 14, rivelando così la presunta complicità della Borrusso con l’allora fidanzato. Oltre all’indifferenza per i gesti compiuti da Genovese, i racconti delle ragazze lasciavano intendere una vera e propria partecipazione all’organizzazione dei festini, “erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle”.

Le giustificazioni dell’ex fidanzata

Le ultime dichiarazioni di Sarah Borruso sembrerebbero voler giustificare la sua inaspettata freddezza di fronte alle violenze a cui avrebbe assistito. Durante l’interrogatorio – riportato da diverse fonti- infatti, la giovane ha raccontato di aver assecondato la volontà di Genovese, che l’avrebbe coinvolta in rapporti con altre ragazze. “I rapporti a tre erano una scelta di Alberto. A me non piacevano in particolar modo”, ha ammesso, aggiungendo di non aver mai invitato le altre in camera.

Ascoltando le sue dichiarazioni, il pm le ha poi domandato se non avesse mai fatto presente a Genovese che non era interessata a questo tipo di rapporti. La sua risposta sembrerebbe poter spiegare almeno in parte il mancato tentativo di arrestare le violenze alle quali avrebbe assistito, rendendosi complice: “Io ero disposta ad assecondarlo perché ero innamorata ed avevo paura di perderlo”. Un timore, questo, alimentato ancor più dalle minacce da parte dell’uomo, che spesso esprimeva l’intenzione di tornare con una precedente compagna che, come riportato dalla Borruso, si rendeva più complice.

L’ex di Genovese ha, inoltre, raccontato che spesso veniva coinvolta nei rapporti sessuali quando questi erano già iniziati. L’imprenditore, infatti, l’avrebbe invitata spesso a unirsi tramite messaggio. La ragazza, stando alla sua volontà di compiacerlo, ha dichiarato che finiva sempre per raggiungere lui e le donne con le quali si stava intrattenendo.

Smentisce la presunta vittima: “Era consenziente”

Nel corso dell’interrogatorio, Sarah Borruso ha poi parlato di quanto successo presso Villa Lolita, una delle residenze di Genovese a Ibiza. La casa era location abituale di feste private e le invitate, ha spiegato la donna, venivano scelte in base alla loro bellezza e simpatia. Anche la disponibilità a fare uso di droghe rappresentava un criterio di selezione. “Così Alberto di sentiva maggiormente a suo agio” ha spiegato Borruso.

Fra le partecipanti ai party, anche la 23enne che aveva raccontato di essere stata violentata da Genovese e dalla sua fidanzata. Proprio quest’ultima, a detta della giovane, le avrebbe chiesto scusa per quanto successo, il giorno successivo. La ragazza aveva raccontato di aver perso conoscenza poco dopo aver assunto le sostanze stupefacenti. Al suo risveglio, non sarebbe riuscita a ricordare nulla, ma avrebbe trovato segni ai polsi e alle gambe e avrebbe percepito la sensazione di aver fatto sesso.

A tal proposito, Sarah Borruso ha detto di ricordarsi della ragazza, ma ha smentito le sue accuse di violenza, dichiarando che “questa era consenziente al sesso”. L’ex fidanzata dell’imprenditore ha inoltre ricordato che la 23enne aveva fatto volontariamente uso di droghe, stando poi male. Infine, smentendo nuovamente la giovane, Borruso ha ammesso di aver parlato con lei, il giorno dopo l’accaduto, ma non per porgerle delle scuse. Mi dispiaceva per quello che era successo, cioè che era stata male” ha spiegato.

La droga sarebbe stata motivo di lite con Genovese

Durante l’interrogatorio, la giovane ha ricordato il caso di un’altra ragazza. La donna, proveniente dall’est Europa, aveva raccontato di essere stata violentata a Milano. Borruso ha ammesso di avere vaghi ricordi in merito, legati soprattutto all’appartamento di Genovese. Ha parlato, inoltre, di incontri in camera da letto e di aver percepito “che lei fosse attratta da me”.

Infine, Borruso ha dichiarato di non drogarsi più e di aver deciso di smettere ancor prima che scoppiasse lo scandalo sull’ex, Alberto Genovese. “Questo è stato motivo di litigio con lui”, ha ammesso la giovane, dichiarando poi di aver cambiato stile di vita e di pentirsi di essersi fatta influenzare dall’uomo.