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Coppia di Bolzano: è mistero sull’acqua ossigenata comprata da Benno Neumair

Pubblicato: 04/02/2021 09:58

Il quadro indagatorio si fa sempre più grave e sempre più accusatorio nei confronti di Benno neumair, il figlio 30enne di Laura Perselli e Peter Neumair, accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere.

La Gip di Bolzano ha acconsentito a disporre un incidente probatorio sui reperti acquisiti nel corso dei vari sopralluoghi, sia nell’appartamento che la coppia condivideva con il figlio, che nella macchina del giovane Neumair.

Acqua ossigenata: perché interessa gli inquirenti

I sopralluoghi erano ovviamente finalizzati a trovare elementi che sostenessero l’impianto accusatorio e, benché non siano ancora stati diffusi tutti i dettagli sugli elementi ritrovati né sulle analisi effettuate, è noto finora che il maggiore interesse lo stiano suscitando alcune confezioni di acqua ossigenata ritrovate, acquistate da Benno subito dopo la scomparsa dei genitori (ma prima che lo stesso finisse sotto indagine). Si suppone che Benno possa aver comprato l’acqua ossigenata per cancellare, sia dalla macchina che dall’appartamento, tracce di un duplice delitto.

Anche i dispositivi tecnologici di Benno Neumair sono stati messi sotto sequestro.

Incidente probatorio: cos’è e cosa comporta

L’incidente probatorio è un’istituto del diritto processuale e consiste in un’udienza a porte chiuse (ovvero svolta senza che il pubblico possa assistere) in cui vengono assunte le prove di un caso, come in una vera fase d’indagine.

Pur non essendo esaminati ancora in fase processuale, i reperti acquisiti durante l’incidente probatorio saranno considerati validi in un eventuale successivo processo, e non saranno riesaminati: ciò significa che le conclusioni tratte da quei reperti vengono “cristallizzate” durante l’incidente probatorio.

L’incidente probatorio è finalizzato a far sì che il reperto il sé, o la prova, non subiscano una deteriorazione nel tempo necessario al percorso che porta fino ad un processo vero e proprio (indagini, chiusura delle indagini, rinvio a giudizio, ecc).

Non è una pratica consueta, e dev’essere richiesta o dal Pm o dai legali dell’indagato (o degli indagati).