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Verissimo, la lunga battaglia di Elena Santarelli: “Ho visto mio figlio intubato”

Pubblicato: 13/02/2021 16:52

A Verissimo Elena Santarelli si racconta in un’intervista intima e molto profonda. Tra carriera in televisione e l’amore per Bernardo Corradi, la showgirl ripercorre anche la lunga e travagliata malattia del figlio, colpito nel 2018 da un tumore cerebrale a soli 8 anni. In lei sono ancora vive le immagini più segnanti di quel calvario: “Ho visto mio figlio intubato, attaccato all’ossigeno“.

Elena Santarelli e le difficoltà della vita

Elena Santarelli è una delle ospiti annunciate di questo nuovo appuntamento con Verissimo. Ospite di Silvia Toffanin, la conduttrice e showgirl televisiva ripercorre la sua carriera e i successi professionali e apre il suo cuore a 360° sulla sua sfera più intima. Non solo l’amore al fianco dell’ex calciatore Bernardo Corradi, ma anche e soprattutto il dolorosissimo capitolo della sua vita legato alla malattia del figlio Giacomo. Nel 2018, a soli 8 anni, è stato colpito da un tumore cerebrale che ha gettato la sua famiglia nel buio più totale.

I ricordi di quella malattia sono ancora vivi nella mente di mamma Elena, spesso riaffiorati nelle evenienze più importanti, come il Natale passato in compagnia del figlio malato. La paura per la malattia del figlio l’ha portata a passare numerose notti insonni. Ma, alla fine, il peggio è alle spalle ed il figlio è pienamente guarito. Oggi, ospite di Verissimo, la showgirl ne ricorda i tratti più difficili.

La lunga battaglia

Elena Santarelli, in studio, ricorda l’intervista che rilasciò a Verissimo 3 anni fa: “Nel 2018 venni qui e aspettavo ancora la fine delle terapie. Dissi ‘ce la faremo’ ma è la frase che diciamo tutti“. Successivamente inizia il suo doloroso racconto, spiegando quale sia stata la sua esperienza e quanto sia stato importante il supporto fra mamme vittime della medesima sofferenza: “Tra le tue telespettatrici ci saranno mamme e papà che non hanno vinto questa battaglia. E anche se non serve a niente, voglio mostrare la mia vicinanza. Penso a molte famiglie che non vedono quella luce in fondo al tunnel. Io non sono nessuno in confronto a loro“.

Le forze e il coraggio messi in atto dalla Santarelli sono stati un incentivo a lottare anche per tutte le altre famiglie, che hanno avuto a che fare con una malattia simile. “Spesso mi chiamano ‘mamma coraggio’ – afferma la showgirl – ma qualsiasi mamma fa questo. Solo che c’è la parte di essere una persona nota. Ma ci sono delle madri meravigliose per i loro figli, nonostante tutto“.

Ho visto mio figlio intubato, attaccato all’ossigeno

La showgirl, di fronte a una Silvia Toffanin compartecipe e commossa, rivela quale sia stato il momento più difficile affrontato in questa travagliata malattia: “Il momento più duro è stato l’ingresso in terapia intensiva. Ho visto mio figlio intubato, attaccato all’ossigeno: è tosto come trauma da metabolizzare. La cosa più brutta che ancora faccio fatica a pulire dell’immagine nella mente è quando vai a vedere i bambini nelle camere mortuarie. Non è piacevole soprattutto se hai conosciuto quei bambini pieni di vita. Parole non ce ne sono, ma solo abbracci ai genitori“.

Attraverso la malattia del piccolo Giacomo, Elena Santarelli ha riscoperto anche l’importanza della fede: “Io avevo un rapporto con la fede normale prima della malattia. Adesso, mentre venivo qui, nel traffico ho detto un ‘Ave Maria’. L’importante è pregare perché pregando dai amore. Mi capita spesso di pregare in generale per tante anime belle. In passato davo tutto per scontato: la famiglia c’era, tutti in salute, quindi la mattina ti alzi e non dici quel ‘grazie’, quella gratitudine. Prima stupidamente davo molte cose per scontato“.

La guarigione e la vicinanza della gente

Uno dei giorni più belli fu la notizia dell’attesa guarigione del figlio, dopo un lungo tempo di lacrime e lotta continua: “Erano pochi giorni prima della festa della mamma, ho avuto un regalo meraviglioso. Quando mi chiamò l’oncologa di Giacomo per dirmi che è guarito, ero in tangenziale e accostai. La nebbia totale, non capii niente... Chiamai subito mamma, papà, nonni“.

A supportare la Santarelli in questa complessa esperienza tra cure e ospedali sono state numerose persone, conosciute e non. Intorno alla sua storia, infatti, anche moltissimi sconosciuti hanno manifestato un affetto profondo per la famiglia di Giacomo: “Dietro i social ci sono tante persone, ci sono anche gli haters ma chissenefrega. Nulla in confronto all’affetto e all’amore che ho ricevuto da tantissime persone. Anche persone che mi hanno aiutato nel progetto della ricerca, gente che ha fatto preghiere per Giacomo, gente che non conosco e che ringrazio“.

Le parole del figlio dopo la malattia

Giacomo è così ufficialmente guarito dalla terribile malattia che l’ha costretto per mesi a cure ed ospedali. Un’esperienza difficile, complessa che, a livello psicologico, ha rappresentato una vera battaglia per lui e i suoi genitori. Elena Santarelli, in chiusura di intervista, rivela a Silvia Toffanin le parole del figlio dopo la malattia: “Mi disseIo ho capito che ognuno ha il proprio destino, ma adesso sono felice‘. Però sono dispiaciuto per tutti i bambini che non ce l’hanno fatta. Sono proprio orgogliosa di lui. La malattia inevitabilmente ti cambia, fa anche i suoi errori ma è giusto che li faccia“.

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