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Elodie, lacrime sul finale e un messaggio di tenacia: “A 20 anni avevo deciso che per me la musica era finita”

Pubblicato: 04/03/2021 01:41

Voce, bellezza, eleganza, versatilità, raffinatezza, talento: Elodie, arrivata sul palco regalmente sin dai primi momenti di questa seconda serata, si è confermata essere l’indiscussa regina dell’Ariston sino alla fine quando, microfono alla mano, si è raccontata a cuore aperto sul palco dell’Ariston con occhi carichi di commozione, pronta ad abbattere quel “muro” dietro quale si cela un forte messaggio.

Elodie sul suo disilluso passato: “Ho dovuto abbattere un muro

Fortemente voluta da Amadeus sin dalla scorsa edizione, Elodie si è confermata essere una conduttrice e una cantante all’altezza del prestigioso teatro sebbene proprio di “essere all’altezza” abbia discorso nel suo monologo che non ha fatto rimpiangere l’attesa. “Per parlare davanti a voi ho dovuto abbattere un muro – racconta Elodie, con occhi visibilmente lucidi e pronta a mettersi a nudo sul palco dell’Ariston – Parlare in pubblico non mi ha mai messa a mio agio ma ho riflettuto sul fatto che tutte le volte che l’ho fatto sono riuscita ad abbatterlo, ho trovato cose straordinarie“.

Così Elodie si racconta a partire da quel quartiere umile, onesto e arrabbiato dove è cresciuta, in quel di una Roma quanto mai popolare: “Una realtà onesta e straordinaria, dove ci sono persone demoralizzate e arrabbiate e io ero una di quelle“. Continua poi Elodie, con occhi lucidi, a raccontare quanto poco credesse in quel sogno di cantare sebbene lo volesse fortemente: “Ho sempre voluto fare questo mestiere ma mi sembrava troppo grande rispetto ad una bambina così piccola come me e non mi sentivo all’altezza, non avevo gli strumenti. Non ho preso il diploma, non ho preso la patente, non ho studiato canto e ho sbagliato però è difficile riuscire in certi contesti a focalizzarsi quale sia il proprio sogno“.

Il messaggio di forza dal palco dell’Ariston: “Tutti ci meritiamo un momento importante nella vita

Un racconto di vita vissuta con molta disillusione e una concretezza a tratti disarmante, stravolta però da un incontro: “Il mio fidanzato in un suo pezzo dice ‘voi ci rubate il tempo che è l’unica cosa che abbiamo’ – in riferimento a Marracash – Se nasci in certi contesti devi lavorare più degli altri per ottenere quello che vuoi. Lo dico onestamente, a 20 anni avevo deciso che per me la musica era già finita. Avevo deciso di non fare più niente però sono stata molto fortunata perché è successa una cosa molto bella nella mia vita, un incontro fortunatissimo, ho conosciuto Mauro Tre e ci tenevo a ringraziarlo“. Commovente il finale, con la voce rotta dall’emozione: “Mi hai dato la possibilità dove non me la sono data io – ringrazia Elodie il pianista con lei sul palco – Tutti ci meritiamo un momento importante nella vita. Mi hai insegnato che non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante è avere il coraggio di provarci“.