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Adriano Celentano difende Fabrizio Corona, la lettera “Se dovessi morire, non fregherebbe a nessuno”

Pubblicato: 20/03/2021 22:46

Adriano Celentano ha pubblicato un’altra lettera destinata a Fabrizio Corona. Già nei giorni scorsi il Molleggiato era sceso in campo in difesa di Corona, finito nel reparto psichiatrico dell’ospedale Niguarda dopo essersi ferito una volta appresa la decisione del Tribunale di Sorveglianza. Corona dovrà scontare altri 9 mesi in carcere e, per questa decisione, ha indetto uno sciopero della fame. Le parole di Celentano, che calca la mano sulla sua situazione.

Celentano scrive a Corona: la lettera

Nel primo post Celentano si era detto “profondamente colpito” dal dolore e dalla disperazione emersa dal video in cui Corona si mostra insanguinato. Alle sue parole, aveva risposto la madre di Corona, ringraziando il loro “angelo“. Ora, Celentano è tornato a difendere l’ex re dei Paparazzi. “Caro Fabrizio – ha scritto su Instagram – Qualcosa mi dice che è in atto un cambiamento, che potrebbe riguardare la tua storia e non solo la tua“.

Celentano quindi nomina una “Signora, sempre un po’ incazzata, che per farci capire il grande valore di un tenero abbraccio non sempre usa modi amichevoli“. Il riferimento è alla pandemia, “o qualche altra cosa che tradotto significa diffusione di una batosta mondiale“.

Celentano a Corona: se muori ora, non frega a nessuno

Il cantante nomina poi una serie di disgrazie collegate non solo alla pandemia, come l’alto numero di morti, ma anche alcuni celebri casi di cronaca. “In giro qua e là si uccidono genitori poi buttati in un fiume – e qui il riferimento sembra essere alla vicenda di Benno Neumair di BolzanoAltri che non si possono chiamare genitori, non ci pensano un attimo a buttare un loro figlio di appena 4 giorni nell’acqua bollente“. Il discorso di Celentano arriva al punto: “Per cui il tuo sciopero della fame, in un momento come questo è a dir poco fuori moda“.

Il paragone tira in ballo la sentenza del Tribunale, ritenuta spropositata da Celentano e altri sostenitori di Corona. “Tu, caro Fabrizio, sei troppo intelligente per non sapere che se dovessi morire adesso solo per fare un dispetto a chi, per forza, ha dovuto giudicarti, non gliene fregherebbe niente a nessuno“.

Celentano crede a Corona: “Sei un bravo ragazzo”

L’endorsment da parte del molleggiato prosegue nel post: “Quando tu, con la faccia insanguinata, inveendo contro i giudici, hai detto che sei un bravo ragazzo, ebbene io sono il primo a esserne convinto“. Il sostegno di Celentano però non è un’assoluzione piena: “È vero. Tu sei un bravo ragazzo che però ha commesso dei reati. Con in più l’aggravante di sfidare i giudici. Ma io, come già ti ho detto, ho un’idea“.

Per Celentano infatti la pena a Corona è stata data dalla somma di tante “stronz*te” e dal suo atteggiamento verso i giudici, che avrebbero così voluto punirlo. Il pensiero di Celentano non cambia però la sostanza: Fabrizio Corona dovrà scontare altri 9 mesi in carcere.