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Omicidio Gucci, la “maga” Pina Auriemma che ingaggiò i killer: “Patrizia Reggiani è pericolosissima”

Pubblicato: 28/03/2021 23:08

Pina Auriemma, condannata a 13 anni per l’omicidio di Maurizio Gucci e amica all’epoca di Patrizia Reggiani, è ospite di Live – Non è la d’Urso. La donna, erroneamente soprannominata “la maga”, ripercorre il suo ruolo nella morte dell’erede della dinastia Gucci, ucciso nell’androne del palazzo di Milano dove si trovavano i suoi uffici a 47 anni.

Pina Auriemma: il giudizio sul film dell’omicidio Gucci

Sono passati 26 anni dall’omicidio Gucci e l’interesse per quella pagina di cronaca è tornato a crescere con l’inizio delle riprese del film di Ridley Scott. “Il mio sogno era di essere dimenticata“, racconta Pina Auriemma parlando del lungometraggio. La donna ha scontato 13 anni di carcerePensavo queste sofferenze di non averle più. Non di dimenticare, queste cose non le puoi dimenticare. Un fatto tragico, io ho rimosso tante cose ma non ho mai rimosso questo“.

Auriemme spiega di aver lottato per reinserirsi nella società: “Ho dovuto fare un percorso psicologico per ritrovarmi di nuovo nella bufera. Dopo 26 anni non si può tornare su questa cosa“.

Pina Auriemma, perché il soprannome “la maga”

L’omicidio di Maurizio Gucci è stato architettato dall’ex moglie, Patrizia Reggiani. La coppia è stata insieme 13 anni e ha avuto 2 figli, poi la separazione nel 1985.

Lei è stata arrestata con l’accusa di aver assoldato i killer ed è stata soprannominata dalle cronache dell’epoca “la maga”. Su questo, Pina Auriemma spiega: “C’è stato un equivoco, quando sono stata arrestata credo il questore mi associò alla magia, perché la signora Reggiani aveva la passione di andare a farsi le carte e qualche volta l’ho accompagnata. Litigavo pure, perché non credo a queste cose“.

L’amicizia con Patrizia Reggiani

Auriemma racconta il rapporto con l’ex moglie di Gucci: “Io e la Reggiani eravamo amiche, ma non ero la sua dama di compagnia, anche perché non sono stata mai pagata“. La loro amicizia sarebbe durata per 30 anni e lei le sarebbe stata molto vicina.

Il desiderio di far uccidere l’ex marito

Sull’ossessione di Patrizia Reggiani per l’omicidio dell’ex marito, Pina Auriemma commenta: “Lei si era oramai fissata di far uccidere il marito. Chiedeva dappertutto, mi metteva in croce. Pensavano tutti che noi a Napoli conosciamo gente strana. Lo chiedeva a me, all’avvocato, a tante persone. Mi faceva capire che soffriva molto, sono andata fino a Milano per starle vicino. Mi faceva pena era una donna che non aveva nessuno“.

Tra Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci “È stato un grandissimo amore. Era più innamorato Maurizio di Patrizia“, dichiara la donna, che è stata anche testimone di nozze.

Il coinvolgimento nell’omicidio Gucci

In merito all’omicidio, Pina Auriemma nega di aver assoldato i killer. “Io le ho detto ‘Ti presento una persona’, però sapevo benissimo che questa persona era per una truffa, farla pagare per non fare niente“, racconta.

A questa persona, “Gli ho detto ‘Dici di sì’, ma non doveva uccidere. Lei (Reggiani, nda) è scesa in campo da sola. Quando ha visto che dopo mesi non succedeva niente, lei ha organizzato questi personaggi. Io quello che ha sparato non lo conoscevo proprio. Lei ha invitato queste persone in un ristorante noto di Milano e non so cosa abbia promesso a questa gente, li ha armati. Io non sapevo niente“.

Il rimorso per la morte di Maurizio Gucci

Pina Auriemma è molto dispiaciuta per quanto accaduto: “Ho fatto lo sbaglio. Quando Maurizio è morto sono stata malissimo. Patrizia sapeva che ero l’anello debole, che potevo andare dai Carabinieri da un momento all’altro. Lei mi ha mandato il medico, mi ha fatto dare dei sedativi. Poi sono andata a Napoli“. Apprendere della morte di Gucci “per me è stato uno shock“.

Patrizia Reggiani e Pina Auriemma non hanno più rapporti

Riguardo all’ex moglie di Gucci, Pina Auriemma dichiara: “La signora Reggiani è stata periziata ed è stato diagnosticato un quinto grado di narcisismo“. La donna nega di averle mai fatto da tata, come ha sostenuto la Reggiani, “perché le tate vengono pagate“.

Auriemma le è stata vicino per altri motivi: “Aveva avuto una brutta infanzia, con una madre che non è stata una buona madre per lei“. In carcere hanno continuato ad incontrarsi, anche se per “i primi 2 anni abbiamo avuto un divieto di incontro. Le prime volte lei mi provocava, mi diceva delle cose che è meglio non ripetere e siccome io sono abbastanza impulsiva mi prendevo i rapporti, poi mi sono scocciata“.

“È una donna pericolosissima”

Le due si sono poi ignorate per il resto della pena. Anche dopo essere uscite, non hanno più avuto rapporti: “È una donna pericolosissima , non la voglio più vedere, più sentire“. Pina Auriemma dichiara che “Non ho rancore, mi è passato tutto. Il mio errore è stato di conoscerla“. E dopo tanti anni “Io con me stessa non sto bene, ho un rimorso enorme a differenza della moglie. Per lei è stata una liberazione, vive felicemente“.

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2021 09:29