Vai al contenuto

Caso Pietro Maso: che fine ha fatto l’uomo che uccise i genitori nel 1991

Pubblicato: 17/04/2021 07:00

Pietro Maso, classe 1977 e terzo figlio di un’umile famiglia, è noto a tutti per essere stato protagonista di un tragico e drammaticamente noto fatto di cronaca. Nello specifico, il 17 aprile 1991 (con la complicità di alcuni amici), ha ucciso i suoi genitori, al fine di appropriarsi dell’intera eredità.

Recentemente, si è tornato a parlare di Pietro Maso, poiché secondo il giornale Oggi, egli avrebbe ricevuto il Reddito di cittadinanza. Tale notizia ha riacceso l’interesse da parte dell’opinione pubblica, curiosa di sapere cosa ne sia stato, a distanza di decenni, del ragazzo che a 19 anni sterminò la sua famiglia.

Pietro Maso, il “mostro” che uccise i suoi genitori per denaro

A 19 anni, Maso era un giovane dal carattere ribelle e costantemente in conflitto con la madre Mariarosa e il padre Antonio. Nell’aprile del 1991, Pietro e i complici Paolo Cavazza, Damiano Burato (all’epoca minorenne) e Giorgio Carbognin irruppero nella villa di famiglia, massacrando a sprangate la coppia. Tutti i responsabili furono individuati e processati: Maso fu condannato a 30 anni e due mesi di carcere, Cavazza e Carbognin a 26 anni e Burato a 13.

Pietro Maso dopo il carcere aveva vissuto un altro periodo difficile ed era stato ricoverato in una clinica per alcolizzati e tossicodipendenti. Dopo una breve ma intensa esperienza in Spagna, Pietro Maso pubblica un libro edito da Mondadori ed intitolato Il male ero io. All’interno di quest’ultimo, egli racconta la sua personale visione sulla vicenda, pensieri e sensazioni.

Pietro Maso: matrimonio e vita privata

Pietro Maso si è sposato diversi anni fa con Stefania Occhipinti. Dopo una relazione durata 8 anni, i due hanno deciso di divorziare nel 2016.

Oggi l’uomo ha 49 anni e si è dichiarato pentito delle proprie azioni. Attualmente, egli è residente a Terni e sta cercando di rifarsi una vita con una nuova compagna.