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Ciro Grillo indagato per stupro di gruppo: “Era consenziente”. I pm verso il rinvio a giudizio: “Violentata a turno”

Pubblicato: 18/04/2021 10:28

Non convince la difesa di Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, accusato insieme ad altri tre amici di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-svedese. Grillo jr. è stato ascoltato giovedì scorso dai magistrati, a cui ha raccontato la sua versione di quanto accaduto nel luglio 2019 nella casa in Costa Smeralda del garante pentastellato.

I pm della Procura di Tempio Pausania che indagano sul caso avrebbero un quadro diverso rispetto a quanto sostenuto dalla difesa degli imputati. Per per Ciro Grillo e i tre amici si andrebbe verso il processo, la decisione sul rinvio a giudizio è attesa a giorni.

Ciro Grillo: “Sesso consenziente”

Come appreso dall’Adnkronos, Ciro Grillo è stato interrogato giovedì sera dal procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso. Il 20enne ha sostenuto che lui e i suoi tre amici, tutti indagati, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, avrebbero avuto “sesso consenziente” con la giovane studentessa 19enne.

La difesa di Grillo jr e dei tre amici

Gli avvocati della difesa di Grillo jr. hanno chiesto che il loro cliente venisse ascoltato dai magistrati, a cui ha ripetuto quanto sostenuto anche dagli altri indagati, interrogati nei giorni scorsi: “Non c’è stata violenza sessuale“.

A riprova di questa linea, i legali sottolineano il fatto che la studentessa sia uscita a comprare le sigarette con uno degli indagati dopo il primo rapporto sessuale. Al ritorno, i rapporti con gli altri, con cui ci sarebbero stati messaggi scambiati nei giorni successivi.

I pm: “Afferrata per i capelli e violentata a turno”

Una versione che non convince i pm di Tempio Pausania, che hanno ascoltato la giovane e intercettato i telefoni degli indagati. Secondo quanto riportato negli atti, trapelati dalle indiscrezioni stampa, la studentessa sarebbe stata “afferrata per i capelli costretta a bere mezzo litro di vodka e poi violentata a turno“, almeno cinque o sei volte.

La giovane sarebbe “stata costretta” ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box doccia del bagno. “La ragazza ha poi perso conoscenza fino alle 15 quando è tornata a Palau“, si legge, la sua lucidità “enormemente compromessa” dall’alcol che sarebbe stata costretta a bere. Ciro Grillo e gli amici avrebbero quindi “approfittato delle condizioni di inferiorità psicologica e fisica“.

Verso il processo per Ciro Grillo e gli altri indagati

La Procura di Tempio Pausania comunicherà la decisione sul rinvio a giudizio nei prossimi giorni. Probabile che si andrà a processo, mentre è sempre più flebile l’ipotesi di archiviazione. I pm hanno chiuso le indagini a novembre e passato gli atti ai legali della difesa, che ha chiesto una proroga per le memorie difensive data la vastità del materiale.

Comprese le intercettazioni dei telefoni cellulari, da cui sarebbero emerse foto degli abusi anche ai danni dell’amica della presunta vittima. Questa, addormentata, si pensava inizialmente non avesse subito violenze, ma ora emergerebbero abusi anche ai suoi danni.

Le indagini sulla violenza sessuale di gruppo

Le indagini a carico di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria sono cominciate dopo la denuncia a Milano della studentessa 19enne. La giovane avrebbe confessato quanto accaduto ad agosto, al ritorno dalla Sardegna, dopo una visita al Mangiagalli.

I fatti sarebbero avvenuti nel luglio 2019, nell’appartamento di Porto Cervo dei Grillo. Dopo una serata al Billionaire, i quattro 20enne si sarebbero diretti lì con le due ragazze. Oltre agli indagati, le intercettazioni sono state disposte anche per il telefono di Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo e madre di Ciro, che dormiva nell’appartamento accanto.