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Terribile lutto per Manuel Bortuzzo: morto in un incidente Agazio Menniti, il primario che gli salvò la vita dopo la sparatoria

Pubblicato: 03/05/2021 15:55

Una notizia drammatica per Manuel Bortuzzo quella che riguarda il tragico incidente avvenuto qualche giorno fa sul Raccordo Anulare di Roma. Si trovava a bordo del suo scooter il medico Agazio Menniti, il 46enne primario del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Camillo di Roma che il 3 febbraio del 2019 salvò la vita a Bortuzzo, giovane promessa del nuoto, ferito gravemente in una sparatoria.

Morto Agazio Menniti, il primario del San Camillo che salvò la vita a Bortuzzo

Io e la mia famiglia siamo vicini alla famiglia del Professor Menniti e ci stringiamo al loro dolore“, sono parole che Manuel Bortuzzo non avrebbe mai voluto dover scrivere, parole indirizzate all’uomo che gli ha salvato la vita, il primario del reparto di Neurochirurgia del San Camillo. Era il 3 febbraio del 2019 quando Bortuzzo, giovanissima promessa del nuoto italiano, veniva gravemente ferito da colpi d’arma da fuoco esplosi all’Axa, nella periferia di Roma. Colpi che lo avevano raggiunto alle gambe lasciandolo paralizzato nella notte tra il 2 e il 3 febbraio del 2019.

Il dolore di Manuel Bortuzzo: “Gli sarò grato, sempre. Buon viaggio doc

Quella di Bortuzzo in ospedale fu una corsa disperata che lo portò sotto le mani del primario di Neurochirurgia Agazio Menniti, l’uomo che gli salvò la vita. Il 46enne, nella giornata di giovedì scorso, è stato coinvolto in un drammatico incidente mentre si trovava a bordo del suo scooter sul Raccordo Anulare: travolto da un’auto che gli ha provocato la caduta a terra, successivamente il primario è stato poi investito una seconda volta da un’auto in corsa che sopraggiungeva sul luogo.

Arrivano oggi le strazianti parole di Bortuzzo per l’uomo che gli ha permesso di avere una seconda possibilità, una seconda vita dopo quella sparatoria: “Non potrò mai dimenticare quanto il Professor Menniti abbia fatto per me e gli sarò grato, sempre. Buon viaggio ‘doc’ e grazie“.