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We are the People, l’inno degli Europei 2021 è un plagio dei Pinguini Tattici Nucleari. L’accusa è social

Pubblicato: 12/06/2021 18:25

We are The People, l’inno degli Europei di Calcio 2021 è da diverse ore al centro della bufera. Il singolo scelto come canzone ufficiale, firmata da una collaborazione tra Bono Vox, The Edge e il Dj olandese Martin Garrix, è sotto accusa di essere un plagio di Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari.

Le cose stanno davvero così? Mentre sui social si rincorrono messaggi che oscillano tra indignazione e incredulità, con tanto di idea di creare un crowfunding per una causa di richiesta danni, la vicenda sarebbe ben più complessa perché la canzone scritta per gli Europei, anche se resa nota solo a inizio maggio, sarebbe stata creata prima del Festival di Sanremo 2020

L’inno degli Europei 2021 è un plagio di Ringo Starr: l’accusa

Con l’inizio degli Europei 2021 e l’esordio della Nazionale italiana, che ha fatto già sognare i tifosi, iniziano le prime polemiche e non per un rigore non dato e simili. Durante il primo match, trasmesso venerdì sera, ecco spuntare su Twitter una serie di messaggi che indicano prima il jingle pubblicitario e poi la canzone, come un plagio della canzone Ringo Starr, dei Pinguini Tattici Nucleari, presentata al 70esimo Festival di Sanremo, edizione 2020.

Ad essere incriminato non è l’intera canzone ma il jingle che ritorna, che ricorda proprio Ringo Starr. Eppure, la canzone sarebbe stata prodotta in gran segreto molto prima e resa nota solo a maggio con un anno di ritardo causato dalla pandemia (l’inno doveva essere pronto per il 2020, anno in cui sia gli Europei sia le Olimpiadi avrebbero dovuto tenersi).

I tweet con le accuse di plagio

Il plagio dell’inno degli Europei, qualcosa non torna

Ripercorrendo la vicenda della nascita e della pubblicazione dell’inno degli Europei 2021, intitolato We Are The People We’ve Been Waiting, si torna indietro al 2019, quando è stato annunciato che ad occuparsene sarebbe stato il Dj olandese Martin Garrix. In gran segreto, Garrix ha poi contattato Bono Vox e The Edge degli U2, ai quali avrebbe affidato il testo. Come riportato da Rolling Stones, che a sua volta ha citato il The Sun, a Martin Garrix sono state affidate anche tutte le musiche e i jingle per l’entrata e l’uscita dei calciatori dal campo e gli stacchi pubblicitari.

Il tweet che scagiona l'inno degli europei

Sempre secondo quanto riportato da Rolling Stones Us, a Garrix l’intro della canzone ha ricordato molto lo stile U2, per questo ha deciso di contattarli e i tre si sono trovati subito. Come si legge su RS, Garrix ha detto: “Si è messo a inventare melodie ed erano passate appena sei ore da quando gli avevamo mandato l’email chiedendo se fossero interessati alla cosa. Ricordo che ho dovuto mettere il muto al telefono durante la conversazione per non farmi sentire mentre urlavo di gioia per poi toglierlo e far finta di niente. Che roba incredibile”.

L'annuncio di Martin Garrix sull'inno di Euro 2021

Tutto questo è accaduto diversi mesi prima della pandemia e, pare, del Festival di Sanremo. Per due anni la collaborazione dei tre è stata tenuta nascosta fino a quando il singolo è stato pubblicato il 14 maggio scorso. Garrix si è detto estasiato da questa collaborazione: “Ho avuto la pelle d’oca tutto il tempo, voglio dire, accanto a me c’era Bono che cantava” ha detto a RS.

L’annuncio dell’incarico di comporre l’inno e i jingle di Euro 2020 (2021) è stato dato il 19 ottobre 2019, come da comunicato stampa sul sito ufficiale della Uefa. Stando al racconto fatto dal Dj, la collaborazione con Bono Vox e The Edge sarebbe stata quasi immediata, mentre il Festival di Sanremo 2020 è andato in onda la prima settimana di febbraio dello stesso anno. Vista la cadenza delle tempistiche la domanda sorge spontanea, possibile che si sia davvero trattato di plagio? Effettivamente il jingle è molto simile e fa davvero pensare che sia così, eppure le date dicono tutt’altro.

L’inno degli Europei 2021 e Ringo Starr: i video a confronto

L’inno ufficiale degli Europei 2021, come ha raccontato lo stesso Martin Garrix, sembrava proprio richiamare lo stile degli U2, infatti ad ascoltarlo con attenzione l’attacco è proprio quello; poi arriva il Jingle incriminato.

Qui il video:

Ecco invece il video ufficiale di Ringo Starr: