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Myrta Merlino e il pianto in tv, il racconto della sua “stagione più dura” e l’annuncio del nuovo impegno

Pubblicato: 30/06/2021 10:05

Myrta Merlino ha appena portato a termine una stagione de L’aria che tira segnata da difficoltà organizzative e temi tutt’altro che semplici. La conduttrice ha ammesso di credere di essere cambiata molto nell’ultimo anno, per adeguarsi alle nuove disposizioni e ha rivelato di aver vissuto con grande dolore alcuni degli argomenti portati in televisione. La Merlino ha inoltre rivelato di essere già al lavoro per un nuovo progetto, nato per portare avanti un impegno nato in questi mesi.

Myrta Merlino a L’aria che tira: “La stagione più dura”

Lo scorso 11 giungo, la conduttrice Myrta Merlino ha concluso il suo impegno su La7 con L’aria che tira. Prima di godersi il riposo estivo però, la compagna di Marco Tardelli ha parlato ai microfoni de Il Corriere della Sera, ripercorrendo quanto accaduto negli ultimi mesi. Come noto, anche la televisione ha dovuto fare i conti con l’emergenza Covid e Myrta ha ammesso che non sempre è stato facile. “È stata la stagione più dura della mia vita professionale” ha ammesso sincera, presentando poi alcuni dei problemi più ricorrenti. Addio alla certezza degli ospiti in studio: solo collegamenti Skype spesso incerti e annullati all’ultimo momento” ha spiegato dispiaciuta, ammettendo comunque di aver appreso “un altro modo di fare tv”.

“Si può fare un talk persino senza ospiti e senza pubblico in studio” ha osservato tirando le somme di quanto accaduto negli ultimi mesi. “Io non amo lo smart working, ma si può fare– ha aggiunto- ho condotto la trasmissione da casa quando abbiamo avuto casi di positivi in studio”.

Myrta Merlino e il pianto in tv: “Quest’anno mi è successo”

La Merlino ha poi spiegato che il suo modo di vivere la televisione non è stato il solo fattore di cambiamento nell’ultimo anno. La sofferenza diffusa mi ha spinto a essere più me stessa– ha spiegato- meno la conduttrice-giornalista e più la vera Myrta Merlino-persona con le emozioni, le autentiche reazioni. Proprio la difficoltà di tenere a bada tutte le emozioni provate avrebbe poi portato Myrta a mostrare il suo lato più sensibile. “Non mi era mai capitato di piangere in tv, controllata come sono per quel rigore professionale appreso alla scuola di Giovanni Minoli. Quest’anno mi è successo ha ricordato, ammettendo il suo crollo.

La conduttrice ha elencato i temi dei quali lei e la produzione de L’aria che tira hanno scelto di occuparsi durante la stagione appena conclusa, dal diritto al vaccino alle opinioni dei no vax, valutando soddisfatta gli effetti delle loro scelte. “Il risultato è stato positivo: il mio rapporto col pubblico si è rafforzato moltissimo ha osservato felice.

Myrta Merlino e l’impegno per le donne: dall’ascolto al nuovo libro

Proprio a dimostrazione del suo rinnovato rapporto con il pubblico, la Merlino ha parlato di due importanti progetti nati negli ultimi tempi. “Abbiamo deciso, con la mia grande squadra, di creare un indirizzo di posta intitolato “Dillo a Myrta”. Abbiamo voluto creare un luogo di ascolto per chi non ne aveva da nessuna parte ha spiegato orgogliosa. “Sono arrivate 130.000 lettere, in massima parte di donne. E proprio con le storie di tante donne sto lavorando a un libro ha poi aggiunto annunciando il nuovo progetto.

Myrta ha spiegato di aver scelto di dedicare un libro alle donne perché ritiene che proprio questa categoria abbia pagato “il prezzo più alto dell’emergenza”. La fragilità della condizione delle donne precarie è apparsa in tutto il suo contrasto rispetto al mondo dei garantiti” ha ancora osservato, portando poi alla luce un esempio fra molti. La conduttrice ha infatti parlato di una ragazza madre che si è vista costretta a portare il figlio di pochi mesi a lavoro, pur di non perdere il posto.

Ricordando di aver raccontato questa vicenda nella sua trasmissione, la Merlino ha infine valutato positivamente il lavoro svolto insieme ai suoi colleghi. Una storia struggente raccontata in diretta– ha osservato- come fa un vero servizio pubblico”.