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Denise, Toni Pipitone torna a parlare e racconta gli anni della scomparsa: “Ero lacerato e disperato”

Pubblicato: 06/07/2021 17:32

Toni Pipitone torna a parlare, e a far parlare, in un lungo video-messaggio reso pubblico dalla trasmissione Quarto Grado, l’ex marito di Piera Maggio, che ancora oggi si considera papà di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo il 1 settembre 2004, ha ripercorso quegli anni condividendo il suo profondo dolore.

Toni Pipitone e Piera Maggio erano sposati ma non vivevano insieme (lui si trovava in Toscana per lavoro) ai tempi in cui lei è rimasta incinta di Piero Pulizzi, padre di Denise, per questo il cognome della bimba è Pipitone. Lui aveva riconosciuto la piccola e l’aveva cresciuta come fosse sua, con grande affetto reciproco, per questo nelle ultime due interviste ha voluto raccontare il dolore vissuto negli anni dopo la scomparsa.

Toni Pipitone torna a parlare in pubblico

Toni Pipitone ha condiviso di nuovo alcune sue impressioni sugli anni della scomparsa di Denise Pipitone, all’epoca bimba di 4 anni. Toni Pipitone, ex marito di Piera Maggio, era ancora sposato con lei ai tempi della scomparsa della figlia ed è il padre di Kevin, figlio maggiore della Maggio. Diverse settimane fa, Toni Pipitone era apparso in televisione, raccontando ai microfoni di Quarto Grado quanto amasse Denise e quanto fosse felice con la piccola.

A seguire, Piera Maggio ha voluto rispondere a Toni Pipitone chiedendosi pubblicamente come mai avesse deciso di parlare dopo tutti questi lunghi anni di silenzio; anni in cui la stessa Piera Maggio aveva rispettato la volontà dell’ex marito a mantenere riserbo e privacy. Quegli anni, come ha ribadito ancora una volta Toni Pipitone, sono stati difficili per lui e ancora oggi ne sente il peso.

Toni Pipitone “Disperato e lacerato”

Oggi Toni Pipitone si definisce più maturo e consapevole, e questo grazie anche al suo matrimonio: “Ora, anche grazie a mia moglie, sono un uomo più consapevole, anche delle mie debolezze. Voglio soltanto sapere la verità” ha detto ai microfoni di Quarto Grado, ripercorrendo gli anni successivi alla scomparsa di Denise.

La scomparsa di mia figlia Denise mi ha devastato la vita, mi ha spezzato il cuore. Amavo tantissimo la mia famiglia e i miei figli” ha detto. “Ho perso mia figlia, tutto. Ho sopportato un dolore che non auguro a nessuno, è stato molto straziante“.

Toni Pipitone, in silenzio ma mai assente

Quasi a voler rispondere a Piera Maggio, che in collegamento a Ore 14 aveva fatto delle domande a Toni Pipitone, e raccontando anche quanto lui fosse assente, lui ha ribadito la sua versione dei fatti: “Nel 1998 per rendere più agiata la loro vita ho trovato lavoro in Toscana. Sono partito perché volevo che stessero bene. (…) Ogni mese inviavo dei vaglia, quasi l’intero compenso. Lavoravo tutto il giorno perché volevo far star bene la mia famiglia“.

Il racconto di Toni Pipitone continua: “Nell’estate del 1999 chiesi a mia moglie di trasferirsi in Toscana, volevo vivere la quotidianità, ma Piera non voleva lasciare la sua casa, non volle trasferirsi. (…) All’inizio del 2000 ho avuto notizia della gravidanza di Piera. Nel 2002 ritornai in Sicilia per ritirarmi dalla Toscana e non andare più via. Nel 2004 scomparse Denise e mi crollò il mondo addosso“. Toni Pipitone ha poi chiarito la questione della sua assenza in tutti questi anni: “Sono rimasto in silenzio ma mai assente in questa storia e ho partecipato ai tre gradi di giudizio con il mio legale che mi ha sempre informato su tutto in questi 17 anni“.

Guarda il video: