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Green pass Covid: il piano del Governo, dal certificato obbligatorio per treni e aerei alle multe ai trasgressori

Pubblicato: 18/07/2021 09:57

Il Green pass dovrebbe vestirsi di alcune novità la cui entrata in vigore potrebbe scattare dal prossimo 1 agosto. Entro la fine di luglio, infatti, è atteso il via libera del Governo alle nuove misure – unitamente alla proroga dello stato di emergenza fino al dicembre 2021 – e emergono alcune indiscrezioni sul piano dell’esecutivo Draghi per contrastare la dilagante variante Delta. Tra queste, spunta l’obbligo di certificato per navi, aerei e treni, ma anche per andare al cinema, a teatro, allo stadio oppure in palestre, piscine, discoteche e concerti.

Green pass: il piano del Governo nel nuovo decreto Covid

Green pass obbligatorio per aerei, navi e treni, ma anche per le attività commerciali e per entrare in cinema, teatri, stadi, palestre, piscine, discoteche e concerti: l’estensione dell’obbligo del “certificato verde” – con multe di 400 euro per chi ne è sprovvisto e fino a 5 giorni di chiusura per i gestori che contravvengono alle regole – è una delle ipotesi al vaglio del Governo per il nuovo decreto Covid in vista dell’incremento di turisti e spostamenti in Italia.

Un piano, atteso sul tavolo della cabina di regia tra il 19 il 20 luglio prossimi, che, secondo le indiscrezioni, sarebbe centrale nell’architettura dell’approccio dell’esecutivo Draghi alla nuova fase della lotta alla pandemia da Coronavirus.

La variante Delta continua a preoccupare in tutto il mondo, e l’orizzonte di una linea restrittiva che ricalchi il modello Macron – in Francia l’obbligo di Green pass è stato esteso per incentivare i cittadini a vaccinarsi – divide la maggioranza. La prospettiva, riportano le ultime notizie sulla bozza del prossimo provvedimento, sarebbe quella di una chiave “soft” rispetto al protocollo francese (escludendo dall’obbligatorietà l’accesso a bar e ristoranti), ma anche tra gli esperti ci sarebbe chi nutre dubbi sull’efficacia del Green pass allargato in termini di impatto positivo sulla campagna vaccinale.

Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, il green pass dovrà essere esibito al momento dell’accesso in luoghi a rischio o ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza e chi ne è sprovvisto rischierebbe una multa fino a 400 euro (con l’aggravante che il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura fino a 5 giorni). Tutte misure che, stando a quanto finora trapelato, potrebbero entrare in vigore tra il 26 luglio e il 1° agosto. Sulla base di questo scenario, il Green pass verrà rilasciato a chi ha completato il ciclo vaccinale (e non più a chi ha effettuato solo la prima dose), a chi è guarito dal Covid e a chi ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

La politica è divisa: Forza Italia e Lega frenano, avanzando l’orizzonte di possibili ricadute economiche di vasta portata in un periodo come quello delle vacanze estive, mentre Italia Viva e Partito Democratico premono sull’accelerazione e l’intensificazione dei provvedimenti, affinché siano tempestivi e capaci di tutelare la salute degli italiani davanti ai nuovi rischi legati al Coronavirus.

Franco Locatelli, coordinatore del Cts, in una intervista a Repubblica ha espresso il suo parere favorevole all’obbligo di certificato verde nei locali al chiuso, come ristoranti e bar: “I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. (…). Come ha documentato la cabina di regia, l’età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso“.

Nuovo decreto Covid, non solo Green pass: modifica ai parametri per i colori delle Regioni

Il decreto Covid punta anche a cristallizzare nuovi parametri per le fasce di colore da assegnare alle Regioni a seconda dell’inquadramento dei rischi. Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla definizione di zone bianche, gialle, arancioni e rosse peseranno di più i numeri dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri“. Attualmente, il passaggio dal bianco al giallo avviene se si superano i 50 nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, e secondo questo parametro alcune Regioni potrebbero ritornare nell’area di maggiori restrizioni, diventando così zona gialla, già la prossima settimana.

Attesa quindi per la cabina di regia, che dovrebbe svolgersi tra lunedì e martedì prossimi e al cui esito saranno messi a fuoco i nuovi provvedimenti anti-Covid. L’obiettivo del Governo sarebbe quello di trainare l’Italia almeno fino a Ferragosto nella cornice della zona bianca estesa, scongiurando così lo spettro di nuove chiusure per le attività. Un percorso che corre sul filo del rasoio, con l’ombra della variante Delta a fare da variabile di prim’ordine sulla stabilizzazione del prossimo scenario.