Si aggrava il bilancio della drammatica esplosione in uno stabilimento chimico a Leverkusen. A distanza di ore dalla deflagrazione, che ha causato un’allerta alta a causa del rischio di fumi tossici, comincia a delinearsi il quadro delle vittime e dei feriti.
Un morto e dispersi nell’esplosione in fabbrica
È di almeno un morto, quattro dispersi e 16 feriti il bilancio dell’esplosione nell’impianto chimico di Leverkusen. L’impianto è situato nel Nordreno Vestfalia, zona colpita nelle scorse settimane da una violenta ondata di maltempo che ha causato un’alluvione e centinaia di morti, l’esplosione è avvenuta intorno alle 9.40 nello stabilimento Currenta, sito accanto a quello Bayer, di questa mattina e da allora sono attive le operazioni di soccorso.
Krass wie nah in #Leverkusen die Wohnhäuser neben dem #Chempark stehen.
— Karl Auer (@KarlAuer78) July 27, 2021
Man stelle sich vor, das wären Windräder. Was da alles passieren kann! ? pic.twitter.com/MWTfk19I0P
Il complesso di impianti si chiama Chempar. A seguito dell’esplosione si è sviluppato un vasto incendio che ha portato all’innalzamento di una colonna di fumo nero.
Le condizioni dei feriti dell’esplosione
Secondo quanto riferito dai media tedeschi, nell’esplosione sono rimaste ferite 16 persone ricoverate in ospedale, 4 sarebbero in gravi condizioni. Al momento gli abitanti residenti nell’area dello stabilimento devono tenere le finestre chiuse per evitare l’esposizione alle sostanze tossiche che sono smatilte all’interno della struttura. Al momento si ignorano le cause dell’esplosione.
Zona di impianti chimici
L’area dove si trova lo stabilimento coinvolto nell’esplosione si chiama Chempark, dove si trova anche quello della Bayer, che inizialmente si pensava fosse rimasto coinvolto, il Currenta è un impianto di smaltimento di sostanze tossiche come rifiuti chimici, organici, resti di produzione, acque reflue, reagenti non miscibili, resti di distillazione, rifiuti contenenti fosforo, miscele solvente-acuqua, insetticidi, pesticidi, e amianto. Per questo il rischio di esposizione a sostanze tossiche resta ancora alto