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Lockdown a settembre: torna l’incubo. Nuove restrizioni in Israele per colpa della variante Delta

Pubblicato: 05/08/2021 15:30

Torna l’incubo lockdown. Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha spiegato che non ci sarà altra scelta visto che la variante Delta del Covid-19 è predominante in tutta Europa e non solo. La sua estrema contagiosità, alimentata anche dal fatto che i sintomi da variante Delta sono facilmente confondibili con altro e poco allarmanti, spaventa il governo che ha deciso così di correre ai ripari e cominciare a mettere in guardia la popolazione e preparali all’eventualità.

Nuove restrizioni per colpa della variante Delta

Israele è pronta a correre ai ripari e, questa volta, giocare d’anticipo rispetto al Covid-19. Il governo, allarmato dal virulento diffondersi della variante Delta, sta valutando nuove misure restrittive che non escludono anche il ritorno del lockdown. A partire dall’8 di agosto inizieranno già le prime restrizioni che seguiranno il Full Green Pass System e dal 20 agosto non saranno più esenti i bambini sotto i 12 anni.

Torna l’obbligo di mascherina all’aperto e l’isolamento domiciliare per sospetto Covid-19 anche in caso di soggetto vaccinato o guarito, oppure nel caso di un genitore che si deve occupare del figlio in quarantena di età inferiore a 12 anni. Torna anche il dimezzamento al 50% delle capacità di occupazione degli uffici pubblici in presenza, il settore privato sarà incoraggiato a fare lo stesso.

Anche i viaggi subiranno cambiamenti in senso negativo; il governo sta infatti valutando nuovi criteri di accesso e il travel ban sarà riformulato riducendo drasticamente i Paesi stranieri in cui sarà possibile andare senza necessità di quarantena al ritorno.

Torna l’incubo lockdown in Israele

Il governo israeliano non esclude però il ritorno del lockdown, anzi, viene dato quasi come una certezza e sarà a settembre. Come dichiarato dallo stesso Presidente Naftali Bennet: “L’epidemia da Delta è estremamente contagiosa e si sta espandendo in tutto il mondo. Evitate i luoghi affolalti e vaccinatevi adesso. Altrimenti non ci sarà altra scelta se non quella di imporre nuove e severe restrizioni, compreso il lockdown” si legge sul Jerusalem Post.

A fargli eco è il ministro della Difesa Benny Gantz che ha inquadrato la situazione dal punto di vista della sicurezza, sempre sul Jerusalem Post si legge: “Dobbiamo prepararci e preparare l’opinione pubblica ad un lockdown a settembre, si tratta di un mese in cui il danno economico sarebbe minimo e ci permetterà di accelerare lo sforzo dell’immunizzazione per prevenirlo”.

In Israele sono già iniziate le vaccinazioni per la terza dose

Al momento la situazione in Israele vede una crescita di 3’800 nuovi contagi (dati aggiornati a lunedì) e con l’indice di positività al 3,78% su 113’723 persone testate e 10 decessi registrati lo scorso sabato: i numeri più alti dall’inizio di marzo.

In Israele è già partita la campagna di vaccinazione sulla terza dose e sono già 142mila gli over 60 che hanno ricevuto il terzo richiamo, per questo i dati destano allarme.

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2021 15:33