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Incendi, Sicilia e Calabria in ginocchio. Bruciano le Madonie e l’Aspromonte: evacuazioni nelle zone

Pubblicato: 11/08/2021 11:35

Continua l’emergenza incendi in sud Italia. In queste ore i vigili del fuoco lavorano a stretto regime per arginare le fiamme che stanno divorando ettari di terreno in Sicilia e in Calabria. Bruciano le Madonie, dove è stato evacuato il santuario dei Padri Riformati.

Guai anche per l’Aspromonte, dove il santuario di Polsi, comune di San Luca, è stato evacuato ed ora è quasi del tutto isolato.

Sicilia: tornano le fiamme sulle Madonie

Una lunga notte quella affrontata dai vigili del fuoco in provincia di Palermo. Bruciano le Madonie, ormai ininterrottamente, le fiamme sono divampate nella zona delle Petralie e di Geraci Siculo e San Martino delle Scale. Le fiamme sono partite dalla zona dell’ospedale di Madonna dell’Alto, per poi espandersi verso la montagna e verso zone boschive impraticabili, si è espanso al punto di bussare alle porte di Monreale.

Sono tornati a volare i canadair, la situazione è sempre più critica e molte aziende sono andate perse a causa dei roghi. Da ore, oltre ai vigili del fuoco, sono a lavoro personale della Protezione Civile, agenti della forestale e personale sanitario.

Evacuato l’ex convento dei Padri Riformati

Nelle Madonie, l’ex convento dei Padri Riformati è stato evacuato. Oggi la struttura ospita uffici dell’Asp e una Rsa; si tratta di un vecchio convento risalente al XVII secolo, gli ospiti son stati portati in salvo e dislocati nelle strutture della zona.

Brucia ancora l’Aspromonte: evacuato un santuario

I roghi tartassano anche l’Aspromonte, la situazione è grave, bruciano ininterrottamente interi di ettari di foresta. A causa degli incendi il santuario della Madonna Polsi, comune di San Luca (Reggio Calabria) è quasi isolato. A dare l’annuncio è stato il Rettore don Tonino Saraco, che ha detto: “La situazione è difficile, la strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera“.

Molti pellegrini si sono incolonnati per tornare indietro, il santuario era affollato dopo che ieri molte persone si erano avviate a piedi da Cinquefrondi per il pellegrinaggio.