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Crollo palazzina a Torino, il dramma dei genitori del bimbo di 4 anni morto: “Aveva sentito l’odore di gas”

Pubblicato: 26/08/2021 12:11

Due giorni fa nella periferia di Torino una palazzina è crollata, probabilmente per una fuga di gas. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno trovato l‘edificio ridotto a un cumulo di macerie e dopo estenuanti ricerche e tentativi di salvataggio hanno estratto il cadavere di un bimbo di appena 4 anni, Aron. I genitori sono stati ricoverati all’ospedale per accertamenti e ora che sono usciti parlano disperati di quanto accaduto, chiedendo giustizia.

Palazzina crolla a Torino, muore bimbo di 4 anni: la disperazione della mamma

Il piccolo Aron è la sola vittima del drammatico crollo dell’edificio nella periferia di Torino. La palazzina in cui lui abitava con la sua famiglia è ceduta improvvisamente nella mattinata del 24 agosto. Al momento non sono ancora note le cause del crollo, ma si pensa possa essere stato causato da una fuga di gas. Dopo ore di estenuanti ricerche, i vigili del fuoco hanno annunciato il ritrovamento della piccola vittima.Individuato il corpo purtroppo privo di vita del bambino schiacciato dal dalle macerie“ scrivevano. Aron aveva solo 4 anni.

Ora che la mamma del bambino è uscita dall’ospedale, ha affidato al La Stampa il suo sfogo per quanto accaduto. Da sotto le macerie vedevo il mio bambino sul letto. Volevo aiutarlo ma ero bloccata dai calcinacci. Voglio giustizia” ha ricordato drammaticamente Nertila Tila, che ha 32 anni. La donna non è riuscita a pronunciare altre parole.

Il padre del bambino morto nel crollo della palazzina a Torino: “Aveva sentito l’odore di gas”

Anche il papà del piccolo Aron, Genci Tila, è stato dimesso ieri mattina dall’ospedale. Nelle sue parole, riportate dalla Stampa, c’è tutto il dolore di un uomo che ha perso per sempre il suo bambino, per il quale sognava una vita migliore. Gli altri due nostri ragazzi sono vivi perché hanno dormito dai cugini” è riuscito a spiegare.

Con lui c’era anche il cugino Cupi Qemal, che mentre lo sorreggeva ha parlato a La Repubblica della situazione della famiglia di Aron. “Vogliamo giustizia. Erano qui a Torino per iniziare una nuova vita, oggi avevano un appuntamento per trovare un’altra casa ha spiegato drammaticamente. “Perché lì non funzionava niente. Aveva sentito l’odore di gas” ha aggiunto rendendo noto un terribile dettaglio.

Aveva sentito l’odore di gas – ha aggiunto- però non è scoppiata la loro bombola, ma quella giù sotto. È scoppiata giù sotto”. “Loro venivano da Napoli, erano qui a Torino per iniziare una nuova vitaha spiegato ancora il cugino. “Il papà di Aron aveva già un lavoro pronto con una ditta come operaio, ieri era andato per iniziare”ha concluso tristemente.