Arrivano nuovi aggiornamenti sul caso di Chiara Ugolini, la 27enne trovata morta in casa in provincia di Verona. Dopo essere stato fermato, il vicino di casa, principale sospettato dell’omicidio, ha confessato la sua colpevolezza. Il presunto assassino ha ricostruito in queste cose la parziale dinamica del delitto, ma non è ancora chiaro il motivo che lo potrebbe aver spinto a condurre il folle gesto. Nel frattempo, emergono i primi risultati delle analisi sul corpo della vittima.
Chiara Ugolini uccisa nel veronese, il vicino di casa confessa: la dinamica della vicenda
La 27enne trovata morta nella sua casa di Calmasino di Bardolino (Verona) si chiamava Chiara Ugolini. A scoprire il suo cadavere è stato il fidanzato con il quale conviveva, rientrato nell’abitazione allarmato per non averla sentita per alcune ore. La polizia si è messa immediatamente sulle tracce del principale sospettato, fermando un uomo, vicino di casa della Ugolini, mentre era in fuga sulla A1, in direzione Roma. Emanuele Impellizzeri, questo il nome del presunto assassino, avrebbe confessato sin da subito la sua colpevolezza, non spiegando tuttavia le motivazioni del suo gesto di estrema violenza.
Il presunto colpevole si sarebbe intrufolato nella casa della vittima entrando da una finestra aperta e l’avrebbe aggredita. A nulla sono valsi i tentativi di difesa di Chiara, che avrebbe cercato di sottrarsi dalle mani del suo assassino graffiandolo. “Ho perso la testa” avrebbe ammesso Impellizzeri ricostruendo parzialmente quanto accaduto.
Sulla vicenda resta comunque un alone di mistero. Il presunto assassino non ha infatti chiarito come avrebbe ucciso la sua vittima, né il motivo che lo avrebbe spinto a compiere il folle gesto.
27enne uccisa nel Veronese, le indagini sul cadavere: Chiara aveva in bocca uno straccio con candeggina
Arrivano dall’Ansa gli ultimi aggiornamenti sul caso di Chiara Ugolini. L’agenzia stampa riferisce di aver appreso da fonti qualificate nuovi dettagli in merito alla 27enne trovata morta nella sua casa nel veronese. La vittima sarebbe infatti stata trovata con in bocca uno straccio imbevuto di candeggina, o un’altra sostanza corrosiva. “La ragazza presentava un’unica fuoriuscita di sangue dalla bocca” si legge sull’Ansa. A quanto pare si tratterebbe di un elemento “compatibile con l’ipotesi di emorragia interna, ma nessun segno di contusione al corpo o alla testa“.
L’assenza di ferite renderebbe meno fondata l’ipotesi di una spinta che l’avrebbe fatta cadere a terra. Questa versione, avanzata da Impellizzeri di fronte alle autorità perderebbe quindi di credibilità.
A quanto si apprende, Impellizzeri avrebbe presentato non solo graffi sul viso, bensì anche sul collo. Lui e Chiara avrebbero quindi avuto una colluttazione. Pare che la giovane vittima sia stata sorpresa mentre si vestiva. Stando alle analisi non avrebbe subito violenza sessuale.