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Pensione in anticipo 2022 con Opzione donna, confermata l’età. A quanti anni si può lasciare il lavoro e come fare domanda

Pubblicato: 08/11/2021 17:24

È stato sciolto il nodo dello “scalino” di 2 anni per poter accedere al pensionamento anticipato tramite Opzione Donna. La questione era emersa dopo la modifica inserita nel disegno di Legge di Bilancio 2022. Ecco come dovrebbe presentarsi ora nel testo che sarà esaminato dal Parlamento per l’approvazione.

Pensioni, la questione dello “scalino” per Opzione Donna

Nel disegno di Legge di Bilancio 2022 era stato inizialmente proposto l’innalzamento della soglia anagrafica di accesso a Opzione Donna, portandola a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 per le autonome. Questo “scalino” di 2 anni sarebbe ora saltato, secondo il Sole24Ore, lasciando dunque l’età di accesso a Opzione Donna a 58 anni per le dipendenti e a 59 anni per le autonome. Rimarrebbe invariata anche la soglia contributiva richiesta, pari ad almeno 35 anni di contributi maturati al momento della domanda.

Per Opzione Donna sarebbe confermato anche il metodo contributivo come unico metodo per il ricalcolo dell’assegno pensionistico. Questo strumento dovrebbe dunque essere esteso alle pensioni 2022 senza ulteriori variazioni rispetto al 2021. L’obiettivo sarebbe infatti renderlo una misura permanente, dunque non soggetta a un rinnovo annuale da parte del Governo, e si inserisce nel contesto delle alternative per affrontare il dopo Quota 100.

Opzione Donna, come può essere richiesto per l’accesso anticipato alla pensione

Per le parti politiche lo “scalino” di 2 anni non sarebbe stato giustificato da un sostanziale taglio delle spese statali. Secondo quanto riporta SkyTg24, infatti, Opzione Donna è stato richiesto da 14.510 lavoratrici nel 2020 e da 21.090 donne nel 2019. Questo strumento di accesso anticipato alla pensione può essere richiesto dalle lavoratrici che soddisfano i requisiti anagrafici e contributivi richiesti. Alle lavoratrici dipendenti sarà richiesta anche la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, come si legge sul sito dell’Inps, mentre non sarà richiesta la cessazione dell’attività di lavoratrice autonoma. La domanda di accesso a Opzione Donna si presenta all’Inps tramite procedura online sul portale dell’Istituto.