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Eitan, il Tribunale respinge il ricorso del nonno materno Shmuel Peleg: cosa succede dopo la decisione

Pubblicato: 12/11/2021 09:37

Novità nella battaglia legale per Eitan, il bimbo unico sopravvissuto al disastro del Mottarone e conteso tra i rami materno e paterno dopo aver perso i genitori nel crollo della funivia. Il Tribunale distrettuale di Tel Aviv avrebbe respinto il ricorso del nonno materno, Shmuel Peleg – su cui penderebbe un mandato di cattura internazionale dopo l’apertura di una inchiesta per il rapimento del minore -, che l’uomo, tramite i suoi legali, aveva presentato contro la sentenza di primo grado favorevole alla zia paterna del piccolo, Aya Biran. Il bambino, però, per il momento non tornerà in Italia.

Eitan, il Tribunale respinge il ricorso del nonno materno Shmuel Peleg

La decisione del Tribunale distrettuale di Tel Aviv sul ricorso presentato dai legali di Shmuel Peleg contro la sentenza favorevole ad Aya Biran, zia paterna di Eitan, sarebbe arrivata poche ore fa. L’uomo, destinatario di un mandato di cattura internazionale relativamente al caso del rapimento del bambino sopravvissuto alla strage del Mottarone, avrebbe incassato un no da parte dei giudici, come appreso da Ansa che cita la difesa dei Biran. “Eitan Biran – si legge in un passaggio della sentenza riportato dall’agenzia di stampa – è stato rapito dall’Italia verso Israele e deve ritornare al suo abituale luogo di residenza in Italia“. Per ora, però, il piccolo non tornerà dove viveva prima del dramma, in provincia di Pavia.

Eitan: perché il bimbo non tornerà in Italia nonostante il no al ricorso del nonno

Gli avvocati della famiglia Biran, Shmuel Moran ed Avi Chimi, come riferisce ancora Ansa, hanno accolto positivamente la sentenza della corte distrettuale di Tel Aviv e sperano “che questo sia l’ultimo passaggio prima che Eitan torni alla sua famiglia e alla sua casa in Italia“.

Dall’altra parte i Peleg, la cui difesa avrebbe manifestato rammarico per la decisione sul ricorso del nonno del bambino: “Eitan è un bambino israeliano ed ebreo i cui parenti avrebbero voluto che crescesse e fosse educato in Israele“. Questo, riporta l’agenzia di stampa, il commento del portavoce della famiglia, Gadi Solomon.

Nel frattempo, i legali di Peleg starebbero sondando l’orizzonte di un ricorso alla Corte Suprema. Alla luce di questo scenario, Eitan per il momento non tornerà in Italia: la sentenza del Tribunale distrettuale di Tel Aviv contraria al ricorso del nonno materno, infatti, sospende la propria esecutività in vista di questa possibilità. Gli avvocati dell’uomo avranno ora 15 giorni per impugnare eventualmente la sentenza.