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Restituiti i 4milioni sequestrati a Irene Pivetti nell’indagine per frode e riciclaggio. La decisione del gip

Pubblicato: 29/11/2021 18:20

Irene Pivetti, ex Presidente della Camera, da diversi mesi è al centro di un’indagine da parte della procura di Milano riguardo diverse operazioni commerciali. Proprio in merito all’indagine, nei giorni scorsi la procura aveva disposto il sequestro preventivo di 4milioni di euro a carico di Pivetti e di un suo consulente. L’indagine verte anche su autoriciclaggio e frode fiscale che vedrebbero anche la compravendita di tre Ferrari.

Il gip annulla il sequestro preventivo nell’indagine su Irene Pivetti

Come si legge su Ansa, fonti legali hanno reso noto la decisione del gip di Milano, Giusy Barbara, di procedere alla restituzione dei 4milioni sequestrati a Irene Pivetti e a un suo consulente dalla procura. Una decisione che arriva a poche settimane dal sequestro, disposto il 18 di novembre; all’AdnKronos, l’avvocato Filippo Cocco, difensore dell’ex presidente della Camera, ha detto che il gip non ha convalidato il sequestro, al Corriere, Cocco ha riferito “Non cambia il nostro atteggiamento. Leggeremo le carte ci presenteremo davanti al pm per essere ascoltati“.

Il sequestro preventivo d’urgenza, riferisce Il Corriere, è stato eseguito contestualmente all’avviso di chiusura delle indagini che, oltre ad Irene Pivetti, vedono protagoniste altre 6 persone: il consulente Pier Domenico Peirone, il pilota di rally ed ex campione di Gran Turismo Leonardo Isolani, la moglie Manuela Mascoli, la figlia di lei Giorgia Giovannelli, il notaio Francesco Maria Trapani e un altro imprenditore.

L’indagine che vede protagonista Irene Pivetti

L’indagine della procura di Milano riguarda un sospetto caso di frode, riciclaggio e autoriciclaggi. Le vicende riguardo la compravendita delle tre Ferrari sarebbe servita a riciclare i proventi di un’evasione fiscale.

Questa non è l’unica indagine con protagonista Irene Pivetti, nel 2020, durante la prima ondata di Covid, la Guardia di Finanza aveva sequestrato circa mezzo milioni di mascherine di importazione cinese attraverso la Only Logistic, azienda di Pivetti. Le suddette mascherine erano state ritenute non idonee e di scarsa qualità, oltre a questo, dall’indagine erano emerse quattro fattura emesse dalla sua società alla protezione civile, nelle quali era segnalata la cessione di 15milioni di mascherine per un valore totale di 25milioni.

In questa indagine oltre al blocco di 1,5milioni di euro sui conti delle società, Irene Pivetti era stata indagata per frode in commercio, falso ideologico, uso di atto falso, ricettazione, fornitura di prodotti non conformi, violazione di dazi doganali e reati fiscali. L’indagine sarebbe ancora in corso