La ridefinizione delle aliquote Irpef porterà benefici economici diversi a seconda della fascia di reddito dei contribuenti. In particolare, ecco in che modo le nuove aliquote potrebbero impattare sulla popolazione più giovane.
Irpef, l’effetto delle nuove aliquote sui contribuenti under 24
Con la rimodulazione, le aliquote Irpef sono state fissate al 23% per la fascia di reddito fino ai 15.000€, al 25% (anziché 27%) per la fascia compresa tra i 15.000€ e i 28.000€, al 35% (anziché 38%) per i redditi tra i 28.000€ e i 55.000€ e, infine, al 43% per la fascia oltre i 55.000€. Secondo i dati riferiti dal Sole24Ore, i contribuenti più giovani, con un’età inferiore ai 24 anni, si collocano nella fascia di reddito più bassa e dunque non risulterebbero avvantaggiati dalla rimodulazione. Fino ai 24 anni, infatti, il reddito medio imponibile si attesta poco sopra i 6.500€, spesso derivante da lavoro dipendente e a volte affiancato al percorso di studi. Le nuove aliquote Irpef sono invece pensate per favorire i redditi medi, dunque per i più giovani potrebbero essere necessari nuovi interventi, tra cui quelli relativi alla “no tax area”.
Le stime sul risparmio annuo grazie alle nuove aliquote Irpef per i giovani
La situazione sarebbe di poco migliore per la fascia anagrafica successiva, tra i 25 e i 44 anni. Secondo il Ministero dell’Economia e della Finanza, infatti, il reddito medio imponibile supera di poco i 18.000€. L’85% dei contribuenti più giovani apparterebbe dunque allo scaglione di reddito fino a 15.000€, cioè quello per cui al momento la riforma dell’Irpef non dovrebbe intervenire sul limite superiore né sull’aliquota d’imposta. Il 14% apparterrebbe invece allo scaglione immediatamente successivo, compreso tra 15.000€ e 28.000€, e potrebbe registrare così un risparmio annuo di 260€. Secondo il Sole24Ore, però, per 6 giovani su 10 il risparmio potrebbe fermarsi attorno ai 50€ a causa di un reddito imponibile medio stimato in 17.000€.
Al momento, dunque, la riforma dell’Irpef dovrebbe tradursi in maggiori benefici per i lavoratori dipendenti compresi nella fascia di reddito tra i 40.000€ e 45.000€, ma anche per i pensionati collocati nella fascia 50.000€-55.000€ e, infine, per gli autonomi con un reddito annuo compreso tra i 60.000€ e i 65.000€.