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Ursula von der Leyen, l’elogio che strizza l’occhio al Governo Draghi: “L’Italia cresce come non mai”

Pubblicato: 20/12/2021 08:13

Ursula von der Leyen elogia i progressi dell’Italia in ambito economico e nella lotta al Coronavirus e, secondo alcuni, il messaggio lanciato dalla presidente della Commissione Ue all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica di Milano suona come implicito endorsement all’attuale Governo e all’orizzonte di una continuità dell’esecutivo lontano dalle ipotesi di un Mario Draghi al Quirinale.

Ursula von der Leyen: “L’Italia cresce come non mai

Il Pil italiano tornerà ai livelli pre-crisi entro il 2022“. È la previsione di von der Leyen sul futuro scenario del Paese nel suo discorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università Cattolica di Milano. Un messaggio che profuma di elogio all’impegno dell’Italia nel delicato contesto della pandemia e, per alcuni, di endorsement per un Draghi che resti al suo posto dribblando il Colle e l’ipotesi Presidenza della Repubblica: “Grazie alla solidarietà europea e alla capacità dell’Italia di gestire efficacemente la pandemia, l’economia italiana sta crescendo più in fretta che in qualunque altro momento dall’inizio di questo secolo“.

Nel suo focus sulla situazione italiana di oggi, Ursula von der Leyen ha così proseguito: “Le imprese sono alla ricerca di personale. Negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro. E tuttavia troppi giovani rimangono ancora disoccupati“. Al momento, ha sottolineato, il rilancio corre su un doppio binario in cui emerge una fotografia: “In questi mesi di ripresa economica, l’occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto quella delle altre fasce d’età. È ora di cambiare le cose“.

Von der Leyen sul futuro dell’Europa “al servizio dei giovani

La presidente della Commissione europea ha proseguito il suo intervento a Milano sottolineando la rotta da non abbandonare rispetto al futuro dei giovani: “Ora voglio che l’Europa vi ripaghi di tutto il vostro impegno. Credo che l’Europa debba lavorare innanzitutto per la prossima generazione. Voglio un’Europa al servizio dei giovani“.