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Il palco e la scenografia del Festival di Sanremo 2022: svelato il nuovo volto dell’Ariston, la foto

Pubblicato: 21/01/2022 17:46

Manca poco, anzi pochissimo alla 72esima edizione del Festival di Sanremo. Poco a poco tutti i pezzi del puzzle si stanno unendo, dai big in gara passando per gli ospiti e le co-conduttrici, fino ad arrivare ai duetti. Ultima novità ad essere svelata è quella del palco, che ogni anno cambia aspetto; è stato infatti mostrato come apparirà il teatro Ariston durante tutta la kermesse e, anche quest’anno, si è rivelata una sorpresa piacevole.

La foto dell’aspetto del palco dell’ Ariston durante il Festival di Sanremo

Anche quest’anno a firmare la scenografia del Festival di Sanremo 2022 sono Gaetano e Maria Chiara Castelli, entrambi impegnati nella kermesse da 20 anni lui, e da 8 lei. I lavori sono iniziati lo scorso ottobre, la scenografia è stata costruita a Roma, dopodiché è stata smontata e trasferita a Sanremo.

A Repubblica hanno raccontato la loro idea di Festival e di ciò che avrebbero visto i telespettatori e il pubblico in sala. Un progetto che guardasse al passato ma anche al futuro e nel pieno rispetto delle norme anti-covid: “Quando abbiamo incontrato Amadeus ad agosto ci ha chiesto di mantenere la scala e la posizione dell’orchestra, con gli opportuni distanziamenti, ma di immaginare qualcosa di diverso, un disegno tra passato e futuro. Niente vintage, però: piuttosto, come proposto da Amadeus, un ‘restyling’ del classico”.

Come sarà il palco del Festival di Sanremo: la foto

Sempre a Repubblica, gli scenografi hanno descritto punto per punto l’idea che c’era dietro la nuova scenografia: “Ci siamo ispirati alle scenografie più ‘tradizionali’ a partire dalla riscoperta del colore bianco, con materiali tridimensionali traforati, e abbiamo rivisitato un elemento come il sipario, rendendolo superleggero e trasparente, davanti al boccascena. Abbiamo ridotto, inoltre, i metri quadri di ledwall a favore della costruzione scenica e delle luci. Quanto alla tecnologia, non viene eliminata del tutto, ma farà la sua comparsa in tre grandi ellissi di sei e nove metri, tutte rivestite di luci e motorizzate, in grado di offrire al regista Stefano Vicario e al direttore della fotografia Mario Catapano una grande versatilità scenica e possibilità di movimento quasi infinite”.

Una prospettiva che Gateano e Maria Chiara Castelli definiscono: “Profonda e accogliente: in qualche modo, una sintesi tra le scenografie dei due Festival precedenti di Amadeus e abbiamo voluto, con queste forme, esprimere anche la speranza che quell’ astronave disegnata lo scorso anno sia finalmente giunta in un luogo dal quale ripartire tutti”.