Vai al contenuto

Il centrodestra unito non esiste più, Meloni: “È da rifondare”. Il day after Mattarella bis sancisce la rottura

Pubblicato: 30/01/2022 16:15

La nuova alba della politica italiana è rossa del metaforico sangue versato dalle ferite del centrodestra non più unito. La rielezione di Sergio Mattarella, accolta in maniera trionfale ma anacronistica dai principali partiti di maggioranza, ha richiesto il sacrificio di un’alleanza che si era presentata all’appuntamento Quirinale con ben altre aspettative e forse illusioni: la forza dei numeri, la solidità del legame. A suonare le campane a morto è stata Giorgia Meloni, in una lunga diretta Facebook.

Giorgia Meloni conferma la rottura del centrodestra: “Ne esce a pezzi”

L’inizio della fine è arrivato dopo la pesante debacle del nome della Casellati: da quel momento, il centrodestra unito ha iniziato a sfaldarsi, un’onda che alla vigilia delle elezioni per il Presidente della Repubblica sembrava inarrestabile e che invece si è schiantata sullo scoglio di Pd, M5s e altri partiti di maggioranza, inamovibili dal nome super partes e non di partito. Da Berlusconi alla Casellati, invece, Salvini & Co. hanno provato a portare avanti quello che sentivano (giustamente, nei numeri parlamentari) come un diritto calato dall’alto a proporre il nome del post Mattarella. Missione tragicamente fallita: prima Forza Italia ha dichiarato che avrebbe iniziato a trattare da sola, poi il “gran tradimento” ai danni di Giorgia Meloni.

Proprio Fratelli d’Italia è la vera sconfitta. Non solo gli alleati le hanno voltato le spalle, ma quelle elezioni anticipate ora sembrano un vero miraggio nel deserto. Per questo, non stupiscono i toni della diretta Facebook della Meloni: “È finita con l’opzione che tutti avevano escluso e che nessuno voleva, neppure Mattarella. Finisce con una forzatura istituzionale“. Poi, recita il de profundis: “Il centrodestra ne esce a pezzi. Avevamo l’occasione vera di eleggere per la prima volta un presidente della Repubblica che rappresentasse la maggioranza degli italiani che votano centrodestra“.

La Meloni vuole rifondare il centrodestra dopo il fallimento Quirinale

Nel suo discorso, che segue le dichiarazioni e i tweet delle ore che hanno sancito la rielezione di Mattarella, la Meloni dimostra di essere pronta a prendere in mano il bastone del comando, mai così fragile nelle mani di Matteo Salvini dai tempi del Papeete. “Da oggi lavoro per rifondare un centrodestra che possa regalare delle soddisfazioni a chi non vuole essere trattato come un cittadino di serie B – ha detto – e non vuole essere guardato dall’alto in basso da una sinistra presuntuosa che si dice democratica“. Il centrodestra “a livello parlamentare è polverizzato” e gli alleati sono ormai visti da lontano, ai fini della legislatura, ma “è ancora maggioranza tra gli italiani, che meritano una proposta politica che sia adeguata e alla loro altezza“. Per questo, aggiunge, “nulla è perduto. Tutto si può ricostruire: bisogna crederci, non bisogna abbassare la testa e dire di no quando si deve dire di no“.

Salvini atteso al regolamento di conti nella Lega e dall’affaire Giorgetti

Se Atene piange, Sparta non ride. Mentre Fdi siede sulle macerie di un centrodestra polverizzato, infatti, non va meglio a Forza Italia e Lega – e per motivi diversi neppure al M5S, nel pieno di una nuova lotta con se stesso. I primi devono fare i conti con la questione Casellati, nome dato in pasto in maniera ignobile alle urne per il Quirinale e ai franchi tiratori, mentre Matteo Salvini è atteso da un regolamento di conti interno con il vice Giorgetti. Lui, sostenitore di Draghi e vero collante tra il Carroccio e l’esecutivo, ha minacciato dimissioni già nella giornata di ieri, quando era iniziato a circolare la possibilità di un Mattarella bis.

Uno scenario che, riportano fonti della Lega citate da TGCom24, porterà a giorni ad un Consiglio Federale della Lega, con all’ordine del giorno una “profonda riflessione sul centrodestra“. Da Salvini si è detta particolarmente delusa proprio Giorgia Meloni, durante un’intervista a Il Foglio. Del Mattarella bis “L’ho letto sulle agenzie – dice la leader di Fdi – Poco prima Salvini mi aveva scritto un messaggio chiedendomi se ero nel mio ufficio. Mi ha scritto: ‘Salgo‘. Da quell’istante non l’ho più visto né sentito. Evidentemente quel salgo voleva dire salgo al Colle“. Cinque lettere che hanno sancito, il day after Mattarella bis, la fine del centrodestra unito.

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2022 16:19