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Red Canzian e la paura per l’infezione cardiaca: “Ho capito che potevo anche morire”. Come sta ora il musicista

Pubblicato: 03/02/2022 10:02

Dopo l’operazione per un’infezione cardiaca, Red Canzian torna ad aggiornare i fan sulle sue condizioni di salute. Il bassista dei Pooh si trova ancora all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e, in un’intervista, ha rivelato la grande paura provata una volta appresa la gravità della situazione. “Una mattina non riuscivo ad alzarmi dal letto” confessa.

Red Canzian dopo l’intervento: le condizioni di salute del musicista

Non è un periodo semplice per Red Canzian, storico bassista dei Pooh. Il musicista è stato ricoverato d’urgenza a metà gennaio presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e operato per un’infezione cardiaca. Intercettato dal Corriere della Sera per un’intervista, ha rilasciato importanti aggiornamenti circa le sue condizioni di salute. Ha inizialmente confermato di essere ancora ricoverato in ospedale: “Mi dicono che dovrò stare qui ancora almeno quattro settimane per una cura antibiotica e fisioterapia. Il chirurgo ha fatto pulizia sul cuore e dintorni e sembra che me la caverò“.

A seguire Red Canzian spiega come abbia avuto inizio questo difficile periodo: “La cosa è esplosa senza alcuna avvisaglia. Una mattina non riuscivo ad alzarmi da letto. Ho provato a camminare e sono caduto. Una cosa orribile“.

Red Canzian e la paura vissuta: “Ho capito che potevo anche morire

Nell’intervista Red Canzian ha confessato di aver provato una grande paura, una volta appresa la gravità della situazione: “Ho capito subito che avevo un problema grave. Ho capito che potevo anche morire. E adesso faccio già piani per il futuro“. Tra questi indubbiamente il teatro e lo spettacolo Casanova opera pop, al quale ha lavorato per circa 3 anni e del quale avrebbe dovuto assistere all’atteso debutto, prima che si verificassero i problemi di salute.

Da parte del musicista arriva anche un pensiero speciale a una persona che non c’è più e che, sicuramente, sta facendo in questo momento il tifo per lui e per la sua salute: “Mi sono chiesto: ma che altro può succedere? E la vita vissuta mi passa davanti. Penso a mio padre Giovanni che dall’aldilà mi sta dando una grossa mano costringendo tutto il paradiso a pregare per me. Fu lui a comperarmi a rate per 5 mila lire la prima chitarra quando avevo 13 anni“.