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Luigi Di Maio si dimette dal Comitato di Garanzia: terremoto nel M5S dopo l’elezione di Mattarella

Pubblicato: 05/02/2022 13:11

Nuovo terremoto politico nel Movimento 5 Stelle nella settimana dopo la rielezione di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica: Luigi Di Maio si è dimesso in queste ore dal Comitato di Garanzia e lo ha fatto mandando una lunga lettera al capo politico Giuseppe Conte e a Beppe Grillo. Possibile una spaccatura ora nel M5S.

Di Maio scrive a Conte e Grillo: “Mi dimetto da presidente del Comitato di Garanzia”

La crisi del M5S si concretizza: nei minuti dopo la proclamazione di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, Luigi Di Maio aveva aperto un regolamento di conti interno spingendo ad una “profonda riflessione politica“. Da subito è stato chiaro lo scontro tra il Presidente del Comitato di Garanzia e il capo politico del M5S Giuseppe Conte: il primo ha spinto e convinto i pentastellati a votare Mattarella, il secondo spingeva per una soluzione che avvicinasse a Matteo Salvini. Di Maio avrebbe quindi agito “alle spalle” della leadership e la spaccatura tra i due è sembrata subito evidente: ora è stata sancita da una lettera inviata da Di Maio a Conte e Grillo.

Nel testo riportato da Andkronos, Di Maio scrive: “Ho deciso di dimettermi da presidente e membro del Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle“. L’incipit è stato: “Sono state giornate intense […] Dopo la rielezione del presidente Sergio Mattarella, ho proposto di avviare una riflessione interna al Movimento“.

M5S spaccato dopo il Mattarella Bis, Di Maio: “Qui si vince o si perde tutti insieme”

Le dimissioni di Luigi Di Maio sarebbero motivate dal desiderio di far sentire la propria voce all’interno del Movimento e non solo di esserne garante, ruolo che lo avrebbe costretto nelle retrovie. “Tutte le anime – scrive nella lettera – anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità di esprimere le proprie idee. E lo dico perché anche io in passato ho commesso degli errori su questo aspetto, errori che devono farci crescere e maturare“. Poi continua: “Sarebbe sbagliato, invece, fare passi indietro. Tutti avranno notato che in questi giorni il dibattito interno è degenerato, si è iniziato a parlare di scissioni, processi, gogne. Si è provato a colpire e screditare la persona“.

Di Maio si dice “sorpreso, anche perché è proprio il nuovo statuto del Movimento che mette l’accento sul rispetto della persona“. Per l’ormai ex Presidente del Comitato di Garanzia, “Qui si vince o si perde tutti insieme, perché siamo una comunità che si basa sulla pluralità di idee, soprattutto in questo momento difficile per il Movimento 5 Stelle“. Quindi l’annuncio: “Mi rendo conto che per esprimere queste idee, seppur in maniera propositiva e costruttiva, non posso ricoprire ruoli di garanzia all’interno del Movimento. Non lo ritengo corretto. Per questo motivo, ho deciso di dimettermi da presidente e membro del Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle“. Chiude poi con ringraziamenti agli iscritti, a Grillo, alla Raggi e a Fico: “Voglio dare il mio contributo sui contenuti, voglio continuare a fare in modo che si generi un dibattito positivo e franco all’interno della nostra comunità“. Si attende ora la reazione di Conte, che ora dovrà fare i conti con un altro gallo nel pollaio.