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Matteo Renzi segnalato dall’Antiriciclaggio per un milione di euro dall’Arabia Saudita: la replica del senatore

Pubblicato: 06/02/2022 19:22

Continuano a finire sotto la lente di ingrandimento i rapporti tra Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e l’Arabia Saudita del principe ereditario Mohammed bin Salman. Nuove indiscrezioni uscite a mezzo stampa parlano di una segnalazione che sarebbe stata inviata dall’Antiriciclaggio di Bankitalia per un’operazione sospetta. Al centro del controllo chiesto alla Guardia di Finanza ci sarebbe un milione e 100mila euro che Renzi avrebbe ricevuto tramite diversi accrediti arrivati da alcune società saudite. Il senatore, in una nota, replica negando che ci sia qualsiasi illegalità nei suoi conti e puntando il dito contro la fuga di notizie relative ai suoi introiti.

Segnalazione dell’Antiriciclaggio per Renzi: un milione di euro dall’Arabia Saudita

Nuova grana per il senatore Matteo Renzi. Come riporta Il Corriere della Sera sarebbe a suo carico una segnalazione dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia della Banca d’Italia, autorità incaricata di monitorare i reati legati al riciclaggio di denaro. A destare l’attenzione della UIF, che si è occupata anche dei rapporti economici tra Renzi e il produttore Lucio Presta, indagati per finanziamento illecito, alcuni versamenti arrivati dall’Arabia Saudita.

Si tratta di un milione e 100mila euro depositati sul conto del leader di Italia Viva per il suo incarico come consulente per la creazione di una Smart City negli Emirati Arabi. Sarebbero tre le società che avrebbero effettuato i bonifici dalla Penisola Arabica, su cui era già concentrata l’attenzione dei magistrati. La Procura di Firenze ha infatti indagato Renzi per delle fatture emesse a seguito di alcune conferenze tenute ad Abu Dhabi, sospettate di essere false, ma per il caso è stata chiesta l’archiviazione. L’inchiesta era nata per un’altra segnalazione di Bankitalia, con l’obiettivo di verificare che le prestazioni per cui il senatore era stato pagato fossero effettivamente avvenute, cosa di cui poi si sono sincerati i pm fiorentini.

La nota dell’UIF su Renzi in merito ai fondi sauditi

Questa nuova indagine sarebbe nata da alcune operazioni osservate dagli analisti dell’Antiriciclaggio sul “conto corrente intestato a Matteo Renzi, aperto in data 5 novembre 2021” che avrebbe presentato attività da approfondire.

Nella nota pubblicata dal quotidiano di via Solferino, si rileva “in data 13 dicembre 2021, un bonifico in accredito di un milione e 100 mila euro dal cliente stesso con causale ‘girofondi’. Il signor Matteo Renzi, censito in anagrafe come politico con un reddito annuo netto superiore a 75mila euro, ricopre la carica di senatore. Relativamente a quanto rilevato, il cliente ha dichiarato al nostro consulente finanziario di riferimento che l’origine dei fondi sarebbe riferibile a delle prestazioni fornite, in qualità di consulente, all’Arabia Saudita, finalizzate a sostenere la nascita di una città Green, a scopo turistico, negli Emirati Arabi“.

La replica di Matteo Renzi sulle indagini

In una nota di Italia Viva, arriva la difesa del senatore: “Le attività del senatore Renzi sono tutte legali. La violazione del segreto istruttorio, del segreto bancario, della privacy sono invece illegali“, si legge, “Le attività professionali di Matteo Renzi sono lecite, trasparenti e ogni centesimo che egli riceve per queste viene inserito nella dichiarazione dei redditi che per un parlamentare è pubblica“.

Nel comunicato si specifica che “Illegale è la pubblicazione di questo materiale che esce scientificamente da uffici pubblici e arriva di volta in volta in redazioni diverse, come successo anche oggi, con l’unico obiettivo di attaccare mediaticamente il senatore Renzi“. Il riferimento probabilmente è alla querelle tra il senatore e Il Fatto Quotidiano dopo la pubblicazione da parte del quotidiano dei guadagni di Renzi come conferenziere.