Tra gli artisti più iconici del panorama musicale degli anni ’60 c’è indubbiamente anche Caterina Caselli, interprete di celebri brani come Nessuno mi può giudicare – che l’ha portata al successo – ma anche Insieme a te non ci sto più e Perdono. La vita privata e la carriera del celebre “Casco d’oro“, com’è stata soprannominata subito dopo il suo esordio nel mondo della musica.
Caterina Caselli, la carriera dell’indimenticabile Casco d’oro della musica italiana
L’indimenticabile Casco d’oro, Caterina Caselli, nasce a Modena nel 1946 e inizia a muovere i primi passi nel mondo musicale suonando il basso in primi complessi che si esibiscono nelle balere. Nel 1963 arriva al Festival di Castrocaro facendosi strada fino alla semifinale. La gara le consente di entrare in contatto con i primi discografici che la mettono subito sotto contratto.
La fortuna le sorride nel 1966, anno in cui Adriano Celentano decide di presentarsi al Festival di Sanremo con il brano Il ragazzo della via Gluck scartando invece Nessuno mi può giudicare, che a quel punto viene affidato alla Caselli. Arriva dunque il grande successo, nonostante quell’edizione della kermesse musicale sia stata vinta da Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti (con Dio come ti amo). Proprio in quell’occasione all’artista viene affibbiato il soprannome di Casco d’oro, per l’acconciatura con cui si mostrava al pubblico.
Dopo numerosi successi e tantissime partecipazioni a festival musicali (è tornata a Sanremo dal 1967 per quattro edizioni), nel 1970 i suoi impegni lavorativi iniziano a farsi sempre più diradati dopo il matrimonio con il discografico Piero Sugar – dal quale ha avuto anche un figlio di nome Filippo. Il ritiro ufficiale dalle scene arriva nel 1975, rilasciando un ultimo 33 giri dal titolo Una grande emozione. Da allora per molto tempo si è dedicata all’attività di talent scout, scoprendo alcuni degli artisti di maggior successo del nostro panorama come Andrea Bocelli, Elisa, i Negramaro e Malika Ayane.
Caterina Caselli, la difficile infanzia e la vita privata dell’artista
L’infanzia di Caterina Caselli non è stata tra le più semplici. A soli 14 anni (nel 1960) deve fare i conti con il suicidio del padre. La ragazza decide dunque di intraprendere la carriera musicale, iniziando come bassista in alcune band e poi provando con la carriera da solista e passando quindi al canto.
Il suo incontro con il discografico Ladislao Sugar le permette di incontrare il suo futuro marito, Piero – con cui è convolata a nozze nel 1970 e con il quale dopo un anno ha avuto il figlio Filippo. Di lui ha parlato in un’intervista per Vanity Fair, sottolineando quanto a volte il successo le sia pesato: “Spesso e volentieri dopo i concerti e le serate mi ritrovavo sola in albergo e mi dicevo: cosa pagherei per essere con i miei amici, poter mangiare una pizza come tutti gli altri – ha rivelato l’artista – Mi è mancato molto anche non poter studiare. Poi è accaduta una cosa molto importante, che mi ha cambiato la vita: mi sono innamorata di mio marito Piero“.
Negli ultimi anni un altro evento traumatico ha segnato la sua vita, la lotta contro un tumore e ne ha parlato nel corso di un’intervista per il Corriere della Sera: “Ho attraversato un lungo periodo difficile. Ho vissuto il male in privato, in famiglia, sotto la parrucca. Poi mi sono abituata ai nuovi capelli che iniziavano a ricrescere – ha raccontato la Caselli – Fino a qualche anno fa pensavo che la mia vita fosse infinita. Questa esperienza mi ha fatto capire che non lo è. Il dolore non si delega: nessuno te lo può togliere“.