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Eutanasia, dalla Camera un nuovo rinvio per la legge sul fine vita: l’esame del testo slitta

Pubblicato: 10/02/2022 09:26

Slitta l’esame del testo sul fine vita alla Camera. Secondo quanto emerso, la discussione riprenderà la prossima settimana, ma nel tessuto di una maggioranza divisa. Un rinvio che apre al più probabile scenario di un altro rimbalzo sulla proposta di legge con ulteriore salto a data ancora successiva rispetto ai prossimi giorni di febbraio. All’orizzonte ci sono altri decreti tra cui quelli su proroga dello stato di emergenza e Green pass.

Eutanasia, nuovo rinvio sul fine vita: l’esame del testo slitta

13 anni dopo il caso Englaro l’Italia è ancora in alto mare, come dimostra il tortuoso percorso verso il referendum sull’eutanasia legale, e ieri alla Camera c’è stato un nuovo rinvio per il testo sul fine vita. L’Assemblea di Montecitorio ha detto sì la proposta di rinvio avanzata dai relatori della legge per far slittare l’esame del provvedimento. Sul provvedimento il muro di Lega, Forza Italia e Coraggio Italia, e quello di Fratelli d’Italia (che, già contraria al testo, avrebbe votato anche contro l’istanza di rinvio lamentando l’intenzione, da parte della maggioranza, di “imbavagliare” chi non è d’accordo).

Fine vita, Marco Cappato parla del testo approdato alla Camera

Sulla proposta di legge per il fine vita di ritorno a Montecitorio dopo le roventi settimane della corsa al Quirinale, Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni in prima linea sul tema dell’eutanasia in Italia, ha commentato così ai microfoni di Repubblica: “L’aiuto a morire è già legale in Italia, grazie a una sentenza della Corte costituzionale, quindi non serve introdurre l’aiuto al suicidio, serve una legge per far sì che quelle regole, stabilite dalla Corte costituzionale, siano effettivamente applicabili”.

Secondo Cappato si rischia di perdere un’occasione: “Il testo base in discussione oggi fa fare addirittura passi indietro rispetto alle regole stabilite dalla Corte costituzionale. È una mancata occasione per aprire l’aiuto a morire – ha aggiunto – anche alle persone che non siano attaccate a una macchina“.

Il provvedimento proposto, ha spiegato Cappato, non tiene conto di chi, come alcuni malati terminali, è in condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile pur non essendo attaccato a un macchinario. “Il testo base in Parlamento dice ‘sofferenza fisica e psichica’, ci devono essere entrambe le condizioni, in questo modo restringendo di molto l’applicazione di queste regole“.

E poi non c’è un termine certo entro cui il Sistema sanitario deve dare una risposta, “La legge in discussione non è efficace nemmeno su questo punto“, ha concluso. La tempistica della calendarizzazione dell’esame del testo, secondo Cappato, non sarebbe proprio limpida: “Tutta questa fretta, in questi giorni, di mettere all’ordine del giorno il tema proprio a pochi dalla sentenza della Corte costituzionale, sembra quasi un messaggio per dire ‘Guardate che il Parlamento finalmente se ne sta occupando’“, magari nel tentativo di far saltare il referendum.

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2022 10:32