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Super Green pass lavoratori over 50, scatta l’obbligo: cosa prevede la misura e quali sono le sanzioni

Pubblicato: 14/02/2022 08:50

Tra meno di 24 ore, l’obbligo di Super Green pass per i lavoratori over 50 sarà realtà. La misura entrerà in vigore domani, 15 febbraio, e varrà per i dipendenti pubblici e privati a partire dal 50° anno d’età. La novità prevede che per l’accesso alla sede di lavoro si sia in possesso della certificazione verde da avvenuto vaccino o guarigione, il cosiddetto “Green pass rafforzato”. Previste alcune sanzioni per i trasgressori.

Super Green pass over 50, dal 15 febbraio scatta l’obbligo sul posto di lavoro

Da domani, quindi, tutti i lavoratori che hanno compiuto 50 anni saranno obbligati ad avere il Green Pass rafforzato (Super Green pass) sia che operino nel settore pubblico che in quello privato. Una delle ultime novità in materia di misure anti Covid riguarda l’introduzione della durata illimitata del certificato verde per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino o per chi è guarito e ha ricevuto almeno la seconda dose.

Il decreto sul contenimento dell’emergenza nei luoghi di lavoro prevede che “l’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti Sars-CoV-2“. In questi casi, precisa il testo, “la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione“.

Le sanzioni per i lavoratori over 50 senza Super Green pass

La misura porta con sé un quadro di possibili sanzioni in caso di violazioni delle disposizioni per i lavoratori over 50. Per chi si presenta sul post di lavoro senza Super Green pass è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro. I dipendenti ultracinquantenni sprovvisti di certificato rafforzato saranno ritenti assenti ingiustificati, ma non sono previste conseguenze lato disciplinare. I lavoratori che violano le regole hanno diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, ma non allo stipendio né ad altro compenso o emolumento.

Green pass, Walter Ricciardi: “L’obbligo deve restare in vigore fino alla fine dell’anno

Sull’allentamento delle misure anti Covid continua il braccio di ferro tra Governo e Regioni, con queste ultime a premere perché le maglie del contenimento, alla luce di una situazione in miglioramento sul fronte contagi e ricoveri, si allentino ulteriormente. Dall’11 febbraio è cessato l’obbligo di mascherina all’aperto, ma ora si guarda alla data del 31 marzo decisiva per capire l’orientamento dell’esecutivo sulla eventuale proroga dello stato di emergenza (in vigore ormai da 2 anni).

Per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, occorre ancora massima cautela in materia di alleggerimento delle misure, come spiegato a Repubblica: “Non dobbiamo pensare che sia tutto finito. Certo, i risultati raggiunti devono soddisfarci, ma il virus continua a circolare e ci vuole ancora attenzione, abbassare le difese rende possibile un ritorno di fiamma dell’epidemia. L’obbligo (di Super Green pass, ndr) in questo momento è funzionale a evitare questo ritorno“.