Vai al contenuto

Stop alla caccia di balene in Islanda dal 2024: svolta storica, ma il motivo non sarebbe solo etico

Pubblicato: 16/02/2022 22:11

L’Islanda annuncia dal 2024 lo stop alla caccia di balene. Una svolta storica, ma che avrebbe poco a che fare con una spinta animalista da parte del Paese del nord: dalle parole della ministra della pesca Svandis Svavarsdottir parrebbe che le motivazioni siano prettamente economiche.

Lo stop alla caccia delle balene in Islanda dal 2024

La ministra della pesca Svandis Svavarsdottir ha annunciato sul quotidiano islandese Morgunbladid che dal 2024 in Islanda non si praticherà più la caccia alle balene. Nel 2023, infatti, scadranno le licenze della caccia, e a quanto pare l’intenzione è quella di non rinnovarle. Le motivazioni presentate dalla ministra, sarebbero più economiche che etiche: “Il rischio di una reputazione negativa per l’Islanda, connesso al mantenimento di questa attività di pesca, è considerevole”.

Pare infatti che oggi il commercio di carne di balena non sia particolarmente redditizio, perciò non sarebbe profittevole continuare tale pratica. “Ci sono ormai poche giustificazioni per autorizzare la caccia alle balene oltre il 2023” ha dichiarato secondo le fonti estere. Inoltre, il monopolio quasi totale di tale commercio sarebbe nelle mani del Giappone, uno dei tre Stati insieme a Islanda e Norvegia a cacciare le balene per venderne la carne.

La caccia alle balene, una pratica discussa

La caccia alle balene per fini commerciali fu abolita dalla Commissione baleniera internazionale nel 1986. L’Islanda, tuttavia, si era opposta, riabilitando la caccia nel 2003. Pur vietando la caccia della balena blu, non si esclusero né le balenottere comuni né le balenotteri minori. Secondo i dati riportati da Repubblica, nel 2018, durante l’ultima caccia estiva, si uccisero quasi 150 esemplari. Nel 2019, tuttavia, c’era stata una prima stretta: dopo 17 anni, era stato vietato di cacciare d’estate, ed era possibile cacciare fino a 209 esemplari di balenottera comune e 217 di balenottera minore.

Nello stesso anno, l’Islanda aveva programmato, da lì al 2023, di uccidere circa 2mila esemplari. Ma non è andata così. Negli ultimi 3 anni, infatti, con un solo cetaceo arpionato nel 2021, e le due imprese principali con licenza hanno chiuso. Fortissima la concorrenza del Giappone, che dopo 31 anni nel 2019 ha ripreso la caccia di balene, imponendosi sul panorama commerciale del settore.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure