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Putin ribadisce il no all’ingresso nella Nato dell’Ucraina. Il nuovo discorso alla nazione, il testo

Pubblicato: 22/02/2022 18:45

Il Presidente russo Vladimir Putin ha ripreso la parola durante una nuova conferenza stampa rivolta alla nazione. Le prime parole pronunciate dopo quanto accaduto nelle scorse ore: il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass e il primo ingresso di militari russi sul territorio per una missione di Peacekeeping.

Putin ha risposto anche ad alcune domande soprattutto sul tema della presenza militare e del nucleare in Ucraina, ribadendo però la condizione principale che la Russia pone al Paese confinante, la rinuncia a far parte della Nato.

Il discorso di Putin: no all’ingresso nella Nato dell’Ucraina

È un Putin dallo sguardo severo, quello che oggi si è rivolto alla nazione e ad alcuni giornalisti ammessi alla conferenza stampa. Nel suo discorso il Presidente russo ha ribadito la sua posizione nei confronti dell’Ucraina, non abbandonando l’ipotesi del dialogo se e solo se l’Ucraina rinunci alla NATO.Questa per noi è una minaccia, l’ho detto veramente molto spesso. Ora, questa relazione che abbiamo con l’Ucraina in questo momento si basa su quello che francamente molte persone dicono, anche persone con cui ho parlato delle principali capitali europee, la soluzione migliore di questo problema attuale è il fatto di non perdere la fiducia nei nostri confronti e riprenderla. Parlare con l’autorità di Kiev, questa stessa autorità di Kiev allora devono rimanere neutre, le invito a non diventare membro della NATO”.

Il discorso continua: “Questa è una richiesta ancora in corso, è qualcosa che noi non vogliamo e ci permetterebbe di risolvere con negoziati pacifici, anche la questione del Donbass, senza dimenticare il rispetto dei punti dell’accordo di Minsk. Terzo punto, forse elemento più importante, tutte le condizioni e le carte precedenti potrebbero essere modificate se i nostri, a questo punto cosiddetti partner, continuano ad incessantemente a regalare, offrire e portare sul territorio ucraino chissà quanto equipaggiamentoPutin ha rimarcato ancora “Quanta militarizzazione vede realizzata a causa della NATO, la cosa fondamentale per noi in questo momento è avere sotto controllo questa, speriamo, demilitarizzazione di Kiev e dell’Ucraina, che si trovano a gestire supporti da parte della NATO, in questo caso ci potrebbe essere un cambiamento totale della nostra prospettiva, una differenza che potrebbe portare un accordo (…) sapete qual è la situazione, anche quei discorsi sul diritto penale (…) sono condizioni che n on vogliamo accettare Sono condizioni che troviamo in diverse tipologie di accordi internazionali (….) non è accettabile il punto di vista di quesi Paesi (Nato) e noi rimaniamo qui, in questa situazione, che ripeto è quella che abbiamo spiegato con l’ucraina“.

Il “problema” del nucleare in Ucraina

Putin, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti presenti, è entrato nel tema del nucleare in Ucraina: “Dobbiamo credere a chi parla questo di linguaggio? Dobbiamo credere a chi dice che ci sia il nucleare in Ucraina? Ripeto, sono parole che sono state lanciate a noi, le ho sentite anche io ieri nei nostri confronti. Fin da alcuni decenni l’Ucraina ha sempre avuto grandi competenze militari e nucleari, soprattuto il comparto nucleare, è qualcosa che sappiamo da tempo, è semplicemente un sistema che io vedo come tecnico, quindi per me e per l’Ucraina questa non è una questione irrisolvibile. Queste soluzioni potrebbero arrivare seguendo i consigli che ho appena dato“.

Sulla presenza militare ha poi aggiunto: “Facciamo riferimento a dei confini amministrativi, le forze militari sono pronte ad entrare. Ora, è ovviamente impossibile prevedere l’evoluzione degli eventi (…) forse il bene deve essere implementato senza forza senza potere? Penso di no, bisogna sempre far vedere che abbiamo la capacità di difenderci questa è la nostra posizione in questo momento”.

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2022 18:46