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Evacuazione da Mariupol e Volnovakha: riprendono i negoziati. Uccisa una spia russa nella delegazione ucraina

Pubblicato: 05/03/2022 16:38

Drammatica la situazione dei civili bloccati nelle città assediate dalle truppe russe, che continuano ad avanzare nel Sud dell’Ucraina. Dopo le accuse rivolte a Mosca di star impedendo l’evacuazione dei civili infrangendo il cessate il fuoco concordato con le autorità di Kiev, continuerebbero i negoziati tra le due parti per stabilire corridoi umanitari. Rispetto alla delegazione ucraina, è arrivata la notizia che uno dei membri sarebbe stato ucciso durante un tentativo di arresto con l’accusa di essere una spia russa.

Mariupol e Volnovakha: riprendono i negoziati per i corridoi umanitari

The Guardian riporta che sarebbero ripresi i negoziati tra Russia e Ucraina per stabilire un cessate il fuoco per permettere ai civili di fuggire dalle città assediate di Mariupol e Volnovakha. Kyrylo Tymoshenko, vicepresidente dell’Ufficio del presidente Volodymyr Zelenskiy, ha dichiarato all’Associated Press che Mosca “non sta rispettando il cessate il fuoco e sta continuando a far fuoco contro Mariupol e le zone circostanti. I negoziati con la Federazione Russa stanno continuando per stabilire un cessate il fuoco e assicurare un corridoio umanitario sicuro“.

L’avanzata russa in Ucraina

La notizia giunge dopo il fallimento della tregua negoziata sui corridoi umanitari dalla città sul Mar d’Azov, punto strategico per unire la Crimea, sotto controllo russo dal 2014, alla Russia via terra. Le truppe russe stanno facendo progressi nell’avanzata nel Sud del Paese, con l’obiettivo di privare l’Ucraina dell’accesso al mare: il fronte sarebbe arrivato a Mykolaïv, dove i russi avrebbero preso l’aeroporto di Kulbakino.

Obiettivo è Odessa, a 130 km da Mykolaïv, che permetterebbe la chiusura dell’accesso ucraino sul mare e aprirebbe il collegamento con la Transnistria, regione russofona della Moldavia. Più difficile la situazione a Nord, dove Kiev resiste all’avanzata anche grazie alle azioni di resistenza che rallentano i convogli russi. Continuano i pesanti bombardamenti nelle città settentrionali: distrutta Kharkiv, a Nord-Est, dove il presidente del consiglio regionale Sergey Chernov ha confermato all’Adnkronos l’uso di bombe a grappolo.

Medici senza Frontiere: “La situazione a Mariupol è la stessa dei giorni scorsi”

Sul suo profilo Twitter, Medici senza Frontiere ha reso nota la disperazione a Mariupol vissuta dai cittadini e dal loro staff sul posto: “La situazione è la stessa dei giorni scorsi. Questa notte i bombardamenti sono stati più forti e più vicini. Ieri abbiamo raccolto neve e acqua piovana per avere acqua potabile…“. I missili russi avrebbero distrutto molti negozi di alimentari, e sarebbe impossibile avere anche del pane. “I civili non devono essere intrappolati in zone di guerra“, ha dichiarato Christine Jamet, direttrice delle operazioni di MsF, chiedendo strade sicure per l’evacuazione.

Difficilissima la situazione nelle città, per cui il presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello affinché a donne, bambini e anziani sia permesso fuggire, aggiungendo che “quelli che possono difendere la città devono continuare a combattere“.

Spia nella delegazione ucraina uccisa nel tentativo di arresto

Fonti citate da Ukrainska Pravda hanno riportato che Denis Kireev, presente durante il primo giorno di negoziati con la Russia, sarebbe morto. L’uomo, che faceva pare del team di negoziatori ucraini, sarebbe stato una spia russa e su questo ci sarebbero state “forti prove“. Kireev sarebbe morto durante un tentativo di arresto da parte dei servizi segreti ucraini, lo Sbu.