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Matteo Salvini sul sindaco che lo ha accolto con la maglietta di Putin in Polonia: “Ci sta tutto”. Il video

Pubblicato: 09/03/2022 18:05

Il leader della Lega Matteo Salvini ha rotto il silenzio sulla figuraccia internazionale fatta in Polonia: il sindaco della città di Przemysl, pur aderente ad un partito nazionalista di destra, ha rifiutato di ricevere il senatore italiano e ha mostrato alle telecamere la maglietta con il volto di Putin, indossata in passato da Salvini.

Salvini rifiutato dal sindaco Bakun in Polonia: il video è virale

Nelle ultime ore, l’episodio capitato a 10 km dal confine dell’Ucraina viene letto come un altro chiodo sulla bara della comunicazione politica di Matteo Salvini: dal post-Papeete, il leader leghista è passato da Bestia a bestiolina, perdendo quella capacità grazie alla quale sembrava inarrestabile. Poi, una serie di figuracce: l’attacco alla Camera di Giuseppe Conte, gli scivoloni a diMartedì e ora la guerra tra il “suo” Putin e l’Ucraina. Nell’immediato, Salvini ha condannato l’invasione ma non si è mai direttamente pronunciato contro Putin, di cui è stato sempre sostenitore – e va ricordata anche la questione dei presunti finanziamenti russi alla Lega.

Per cavarsi dall’impaccio, Salvini ha deciso di partire per la Polonia: lontani i tempi delle ruspe, ora il leader del Carroccio è tutto “pace e preghiera”, tanto da essere andato al confine per aiutare i profughi della guerra russo-ucraina. “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo” si è però sentito dire dal sindaco di Przemysl, Wojciech Bakun, mentre sventolava la maglietta pro-Putin indossata da Salvini. Uno scivolone diventato virale: “Non so più come commentare le gesta di Salvini e mi pare di non essere la sola” ha scritto Laura Boldrini; “In questa fase serve la politica, non le pagliacciate” ha rincarato Matteo Renzi.

Matteo Salvini commenta il gesto del sindaco polacco: “Un po’ maleducato”

La figuraccia internazionale al confine con l’Ucraina è stata commentata da Matteo Salvini in un video dall’hotel di Varsavia, nella tarda serata di ieri. Dai social, ha come suo solito iniziato a fare una lista: “Abbiamo incontrato parroci, volontari, bimbi, madri, nonne… Anche un sindaco un po’ maleducato“. Poi, ha proseguito: “Va beh, ci sta tutto dai. Portare una parola di pace vale un attacco, un insulto o una polemica“. Non nasconde quindi cosa è successo a Przemysl, ma ancora una volta non entra nel merito del suo sostenimento a Putin che lo rendo – ora – quantomeno esposto a critiche soprattutto se sceglie di scendere in campo in questo modo. Nel video, passa poi al contrattacco, ma non nei confronti del sindaco Bakun: “Mi stupisce che in un clima di guerra, conn bombe e morti vere, col tema della terza guerra mondiale paventato alle porte, con la fuga e la paura, il terrore e le parole di pace che devono farsi strada, ci sia qualcuno che – pensiamo a Renzi – riesce a fare polemica politica, a buttarla in caciara“.

Non solo: nel pomeriggio di oggi, mercoledì 9 marzo, Salvini ha commentato anche le parole di Selvaggia Lucarelli, che aveva ironizzato i molti loghi e marchi sulla sua giacca. “A chi ignora e parla a vanvera, sono onorato di far sapere che la giacca a vento che indossavo in Polonia è della Cancro Primo Aiuto Onlus” ha scritto su Facebook. E aggiunge: “Chi, pur di attaccarmi, è riuscito a criticare perfino una giacca a vento e a infangare un’associazione che rappresenta una stupenda storia di generosità italiana, è davvero un piccolo uomo, o una piccola donna“.

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2022 18:14