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I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia a Kiev per incontrare Zelensky: “È qui che si fa la storia”

Pubblicato: 15/03/2022 21:38

I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia si sono recati a Kiev per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A confermare la presenza in Ucraina dei tre capi di governo il polacco Mateusz Morawiecki, che dall’inizio dell’invasione della Russia ha sostenuto fortemente il governo di Kiev, chiedendone l’entrata immediata nell’Unione europea. In un post diffuso dal profilo Twitter, Morawiecki si mostra insieme a Petr Fiala, presidente della Repubblica Ceca e al primo ministro sloveno Janez Janša. Un video dell’incontro è poi stato diffuso su Telegram da Zelensky, con parole di apprezzamento per il sostegno dimostrato all’Ucraina.

A Kiev i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia: incontro con Zelensky

Il viaggio a Kiev era stato annunciato da Morawiecki nei giorni scorsi, durante il vertice di Versailles informale del Consiglio europeo, dove il premier polacco aveva informato Ursula von der Leyen e Charles Michel delle sue intenzioni. Ieri, il presidente del Consiglio europeo ha “riconosciuto la necessità di mostrare sostegno per l’Ucraina e ha sottolineato i rischi per la sicurezza di un viaggio simile“, commentando la notifica che Morawiecki, Fiala e Janša sarebbero partiti per Kiev oggi. Non ci sarebbe un incarico formale dell’Unione europea e, come specifica Michel, “nessuna conclusione” è emersa dal vertice di Versailles.

Stamattina i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono entrati in Ucraina in treno, per poi dirigersi verso la capitale, in cui vige un coprifuoco di 36 ore. In un post condiviso su Twitter da Morawiecki, si vedono i tre intorno a un tavolo, intenti a studiare delle mappe. “È qui, nella Kiev devastata dalla guerra, che si fa la storia. È qui che la libertà combatte contro il mondo della tirannia. È qui che il futuro di tutti noi è in bilico“, si legge nella didascalia, “L’Unione europea supporta l’Ucraina, che può contare sull’aiuto dei suoi amici – portiamo questo messaggio a Kiev oggi“.

La Polonia in prima linea contro la Russia

Per quanto non ci sia una missione ufficiale dei premier, è innegabile l’impatto che questo gesto vuole avere nel mondo slavo. La Polonia da anni cerca di controbilanciare l’influenza di Mosca nell’Est Europa, tramite l’aderenza adamantina alla dottrina statunitense. Il Paese è entrato alla NATO nel 1999 e nell’Unione europea 2004, precauzioni per difendersi contro il presunto revanescismo russo, certificato nelle ultime settimane dall’invasione dell’Ucraina.

Varsavia ha aperto i suoi confini ai profughi ucraini, assicurando accoglienza e supporto, in controtendenza rispetto alle precedenti politiche migratorie. I politici polacchi sono stati tra i primi a sostenere l’urgenza di accogliere l’Ucraina nell’Ue, nonostante le resistenze degli altri Stati membri, con l’eccezione delle Repubbliche baltiche, anche loro maldisposte nei confronti di Mosca. Il viaggio lancia un chiaro messaggio ai cittadini dell’Est: una nuova alleanza di Paesi slavi è pronta a resistere al sogno post-zarista di Vladimir Putin, a cominciare dall’Ucraina.

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2022 22:03