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Mosca lancia un nuovo monito ai Paesi che sostengono Kiev: “Creano problemi a se stessi con le proprie mani”

Pubblicato: 17/03/2022 09:56

Mosca lancia un nuovo monito ai Paesi che supportano la resistenza dell’Ucraina con l’invio di armi e supportano la causa di Kiev contro la Russia. Si tratta di una notizia che ricalca le posizioni sempre più tese tra il fronte di Vladimir Putin e quello dell’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, nella cornice di un nuovo tramonto dei negoziati dopo la speranza di una soluzione montata nelle scorse ore sulle cronache. La portavoce del Cremlino, Maria Zakharova, lo ha riferito nel corso di una dichiarazione sull’autorizzazione che la Slovacchia avrebbe dato per la fornitura di nuove armi all’esercito ucraino.

Monito di Mosca ai Paesi che sostengono Kiev: “Creano problemi a se stessi con le proprie mani

Mentre le parole del governo ucraino sul corso dei negoziati frenano gli entusiasmi, e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba parla di “accordo lontano”, la diplomazia russa ammonisce i Paesi che sostengono Kiev con l’invio di armi all’Ucraina.

Attraverso un intervento della portavoce Maria Zakharova, il Cremlino ribadisce il suo punto di vista contrario al supporto dell’Occidente e dell’Europa a favore degli ucraini. In particolare, Mosca lancia un monito che punta il dito anzitutto su un preciso Paese: “Se adottano questa decisione, non soltanto la Slovacchia ma anche gli altri Paesi, creano problemi a se stessi. Creano problemi diretti a se stessi con le loro proprie mani“. Il riferimento esplicito alla Slovacchia arriva a commento della presunta autorizzazione che Bratislava avrebbe dato nel fornire missili antiaerei all’Ucraina.

Zelensky insoddisfatto della risposta dell’Occidente: “Ogni bomba alza un muro con l’Europa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver dichiarato che la terza guerra mondiale potrebbe essere già iniziata, è intervenuto questa mattina al Bundestag tedesco con parole di fuoco sulla risposta dell’Occidente, anzitutto dell’Unione europea a cui il suo Paese ha chiesto di aderire, davanti all’invasione avviata da Vladimir Putin. “Si alza un muro sempre più forte fra l’Ucraina e l’Europa. Questo muro è più forte, a ogni bomba che cade in Ucraina, a ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci“. 

Sarebbero ancora insufficienti, secondo Zelensky, le misure messe in campo dai Paesi occidentali per far fronte alla gravissima escalation militare in atto. Non bastano, a suo avviso, gli sforzi degli Stati Uniti – ieri Joe Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegni di 800 milioni di dollari che comprende l’invio di droni e sistemi antimissile – e quelli degli europei con le loro sanzioni a carico di Mosca. Il leader ucraino torna a chiedere la no-fly zone per impedire che gli attacchi dal cielo continuino a moltiplicarsi. Una istanza che viene nuovamente rigettata dalla Nato per scongiurare il rischio di un allargamento delle ostilità.

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2022 07:58