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Biden chiama Putin “criminale di guerra”, il Cremlino replica. La Corte di Giustizia dell’Aja condanna la Russia

Pubblicato: 16/03/2022 21:51

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha dichiarato che per lui Vladimir Putin è un “criminale di guerra”, commentando le atrocità commesse nell’invasione dell’Ucraina. Una dichiarazione che ha sollevato le proteste del Cremlino tramite il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov. La Russia subisce anche la condanna della Corte di Giustizia dell’Aja, chiamata a emettere un verdetto dall’Ucraina all’inizio della guerra in merito alle accuse di Mosca rivolte a Kiev sul genocidio che sarebbe stato compiuto nel Donabass. La Corte dell’Aja ha chiesto l’immediato ritiro delle truppe russe dal Paese, dichiarando false le accuse usate da Mosca per giustificare il suo intervento.

Biden: “Putin è un criminale di guerra” per le azioni in Ucraina

Durante uno scambio con i giornalisti alla Casa Bianca, il presidente Biden ha dichiarato di pensare che Vladimir Putin “sia un criminale di guerra“. È la prima volta che l’accusa viene mossa al vertice del Cremlino da parte dell’amministrazione Biden, che finora si era tenuta cauta sull’usare questo epiteto direttamente, come riporta la CNN. Non sono mancate accuse ai russi di usare armi in violazione ai trattati, come le bombe a grappolo, ma i bombardamenti sui civili sarebbero stati l’ultima goccia per gli Stati Uniti, insieme alla volontà di mettere pressione al Cremlino durante i negoziati con l’Ucraina.

Le parole del presidente parlano da sole“, ha dichiarato Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, che ha annunciato che le inchieste del Dipartimento di Stato sui presunti crimini contro l’umanità commessi in Ucraina dalla Russia vanno avanti. Per quanto riguarda quanto detto da Biden, ha “parlato col cuore“, ha commentato Psaki.

La replica di Mosca: “Inaccetabile”

Tramite la Tass, l’agenzia di stampa di Stato russa, è arrivata la replica di Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin. La definizione di “criminale di guerra” sarebbe “inaccettabile” per Mosca, che indica queste parole come “imperdonabile retorica“.

La Corte di Giustizia dell’Aja condanna la Russia

Nella giornata di oggi è arrivata anche la sentenza della Corte di Giustizia dell’Aja, tribunale penale internazionale delle Nazioni Unite. L’Aja ha ordinato alla Russia di interrompere immediatamente l’invasione dell’Ucraina, dopo la richiesta di giudizio inoltrata da Kiev a inizio delle ostilità. La Russia è stata condannata per violazioni della Convenzione sul genocidio del 1948, avendo accusato falsamente l’Ucraina di star commettendo un genocidio contro le popolazioni russofone sul suo territorio.

La Russia deve “immediatamente cessare le operazioni militari speciali cominciate il 24 febbraio“, ha dichiarato il presidente della Corte Joan E. Donoghue. Tra i 15 giudici dell’Aja hanno votato contro la sentenza in due, i rappresentati cinese e russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato su Twitter la sentenza: “L’Ucraina ha ottenuto una vittoria completa nella causa contro la Russia presso la Corte internazionale di giustizia. La Corte ha ordinato di fermare immediatamente l’invasione. L’ordine è vincolante ai sensi del diritto internazionale e la Russia lo deve rispettare immediatamente. Ignorare l’ordine isolerà ulteriormente la Russia“.