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Sindaco rapito dai russi, le parole dopo la prigionia: “Non mi hanno picchiato ma c’era una tensione forte”

Pubblicato: 19/03/2022 17:34

Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, è stato rapito dai russi e tenuto sotto sequestro per 6 giorni. Alla fine, quando è stato liberato, è riuscito a mostrarsi in video e di recente ha parlato con Gianluigi Nuzzi a Quarto Grado, raccontando la drammatica esperienza del sequestro da parte delle forze russe.

Ivan Fedorov, il rapimento: portato via incappucciato dal suo ufficio

Quando i russi sono arrivati a Melitopol, Ivan Fedorov si è rifiutato di far togliere la bandiera ucraina dall’edificio del comune e, in vari video, ha spiegato che la città era stata invasa ma che i cittadini non avevano intenzione di smettere di resistere. Inoltre, in città sarebbero state organizzate grazie alla sua coordinazione diverse proteste antirusse.

Poco dopo le forze militari filorusse del Donbass sono entrate nel suo ufficio con un “mandato d’arresto”, lo hanno incappucciato con un sacchetto e lo hanno portato via: il video registrato da alcune telecamere di zona, che mostrano l’uomo mentre viene portato via da vari militari, ha fatto il giro del mondo.

Fedorov, il video della liberazione: il dialogo con Zelensky

Pochi giorni fa un video che mostrava Fedorov insieme a Zelensky ha confermato la sua liberazione, avvenuta dopo 6 giorni e, secondo alcune fonti, ottenuta per via di uno scambio con 8 prigionieri russi. Nel video diffuso Fedorov si rivolgeva a Zelensky e diceva: “Signor Presidente, buonasera! Grazie di non avermi abbandonato. Ho bisogno di un giorno o due per riprendermi, poi sarò pronto a rimettermi ai suoi ordini, in modo che il giorno della nostra vittoria arrivi al più presto. La bandiera ucraina è tornata a Melitopol!”.

Nell’ultima puntata di Quarto Grado Ivan Fedorov aveva raccontato a Gianluigi Nuzzi dei giorni del sequestro: “Sono arrivati nel mio ufficio, armati dalla testa ai piedi, mi hanno letto un ordine di arresto e mi hanno detto ‘ti mettiamo in carcere perché finanzi i nazionalisti’. Poi mi hanno messo un sacco sulla testa e mi hanno portato via”. Fedorov non sarebbe stato picchiato ma sottoposto a violenza psicologica: “Non mi hanno picchiato, ma c’era una tensione forte. Non serve la violenza fisica, quando c’è quella psicologica”.

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Ultimo Aggiornamento: 19/03/2022 18:40

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