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Omicidio Carol Maltesi: l’agghiacciante confessione del presunto killer della giovane trovata a Borno

Pubblicato: 30/03/2022 09:36

Carol Maltesi sarebbe stata uccisa con un martello e un coltello, il corpo conservato in congelatore e poi fatto a pezzi e in parte dato alle fiamme prima di essere occultato in un dirupo a Borno, nel Bresciano. Questi alcuni degli elementi shock emersi sull’omicidio della giovane attrice durante le indagini e l’interrogatorio a carico di Davide Fontana, il vicino di casa 43enne reo confesso che avrebbe parlato di “gioco erotico finito male“. Spunta l’ipotesi di un video.

Carol Maltesi uccisa e fatta a pezzi: la confessione di Davide Fontana

La svolta nel giallo del cadavere di donna fatto a pezzi e nascosto in alcuni sacchi neri a Borno (Brescia) è arrivata in tempi relativamente brevi. Il ritrovamento dei resti risale al 21 marzo scorso e poche ore fa, circa una settimana dopo la macabra scoperta di un passante e l’avvio delle indagini, il presunto autore del massacro sarebbe stato individuato e avrebbe reso una piena confessione.

L’uomo attualmente indagato e detenuto con l’accusa di omicidio, distruzione e occultamento di cadavere, sarebbe un vicino di casa della vittima, impiegato in banca. Davide Fontana, questo il suo nome, ha 43 anni e avrebbe avuto una relazione con la giovane in passato. Un rapporto concluso, al termine del quale avrebbero mantenuto i contatti prima dell’agghiacciante epilogo.

Ho accoltellato Carol Maltesi da morta e ho comprato un freezer” per conservare il cadavere in attesa. di disfarsene. Queste, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, alcune delle sconvolgenti rivelazioni dell’indagato per l’omicidio di Carol Maltesi. L’uomo avrebbe dichiarato di aver smembrato il corpo in 3 giorni e di aver commesso il delitto durante un gioco erotico.

Stavamo girando un filmino hard – avrebbe detto agli inquirenti, passaggio citato dallo stesso quotidiano -. Lei era legata, aveva un sacchetto in testa. Ho iniziato a colpirla con un martello su tutto il corpo, non forte. Poi quando sono arrivato verso la testa ho iniziato a colpirla forte, non so bene il perché. Non so cosa mi sia successo. Credo fosse già morta ma non sapendo che altro fare le ho tagliato la gola con un coltello da cucina“. Dopo la prima fase dell’orrore, Fontana avrebbe tentato di dar fuoco ai resti per impedirne il riconoscimento.

Morte di Carol Maltesi: la ricostruzione del delitto e l’ipotesi del video

Il corpo di Carol Maltesi sarebbe stato sezionato “in maniera chirurgica” – secondo quanto emerso dalle analisi degli inquirenti -, prima di essere nascosto all’interno di alcuni sacchi neri e gettato nel dirupo in cui poi sarebbe stato trovato. L’omicidio sarebbe avvenuto nel mese di gennaio a Rescaldina e per mesi Fontana avrebbe continuato la sua vita come se nulla fosse. Avrebbe anche sottratto il telefono della 25enne rispondendo al suo posto, con messaggi rassicuranti, a chi le chiedeva come stesse. Parenti compresi.

La morte della giovane risalirebbe, secondo la versione dell’indagato, al 10 o all’11 gennaio scorsi. Dopo aver sezionato il corpo, l’uomo avrebbe acquistato online un “freezer a pozzetto” per conservare temporaneamente i resti e, fino alle ore precedenti il suo arresto, avrebbe usato tranquillamente l’auto della vittima. Davanti ai vicini di casa non avrebbe mai tradito tensione o nervosismo. Tra le righe della cronaca spunta un altro atroce scenario: non sarebbe esclusa l’ipotesi che l’omicidio, o parte di esso, riporta la testata BSNews, possa essere impresso in un video. Gli inquirenti lo starebbero cercando tra i contenuti dei dispositivi attualmente al vaglio.